come ultimo film del fine settimana, prima della consueta pausa estiva (dall'11 agosto al 2 settembre), la nostra sala propone "L'albero", della regista francese Julie Bertuccelli (autrice di "Da quando Otar è partito", opera vincitrice a Cannes della Semaine de la Critique 2003), interpretato da Charlotte Gainsbourg e Morgana Davies.
In programmazione la prossima settimana, martedì 9 e mercoledì 10 agosto, "Nessuno mi può giudicare" di Massimiliano Bruno, divertente commedia interpretata da Paola Cortellesi, Raoul Bova e Rocco Papaleo.
Ritorna dall'11 al 14 agosto l'appuntamento con il "Festival del Giallo", organizzato dalla Compagnia Teatrale Cattivi Maestri, che anche quest'anno si svolgerà all'aperto, nella suggestiva cornice della Fortezza del Priamar: giovedì 11 verrà proposto il film "Le catene della colpa" di Jacques Tourneur, classico del noir scelto da Tatti Sanguineti e presentato da Ernesto G. Laura. Vi aspettiamo!
ven 5 agosto (21.15)
sab 6 agosto (17.00 - 21.15)
dom 7 agosto (17.00 - 21.15)
lun 8 agosto (17.00 - 21.15)
L'albero
(L'arbre)
di Julie Bertuccelli
Francia, Australia 2010, 100'
con Charlotte Gainsbourg, Morgana Davies
Dopo l'improvvisa perdita del padre, Simone, una bambina di otto anni, condivide un segreto con la madre Dawn: suo padre le sussurra attraverso le foglie del magnifico e imponente albero vicino alla loro casa. Simone è convinta che lui sia tornato per proteggere la sua famiglia. Ben presto i tre fratelli di Simone e anche Dawn sembrano trovare conforto nella presenza rassicurante dell'albero...
Dopo il successo dell'esordio "Da quando Otar è partito" (vincitore a Cannes della Semaine de la Critique), Julie Bertuccelli ritorna con un nuovo lungometraggio, "L'albero", film di chiusura della 63ma edizione del Festival di Cannes. Nonostante le origini, la regista francese ha deciso di girare il secondo film in Australia, non solo perchè il romanzo di Judy Pascoe da cui è tratto è ambientato là, ma per l'importanza e la potenza che ha la natura in quel territorio, quella forza primitiva degli elementi che rispecchia i sentimenti provati dai protagonisti. La Bertuccelli dirige con realismo e semplicità, aiutata anche dal suo passato di documentarista, non cedendo mai alla tentazione di enfatizzare l'elemento soprannaturale della storia, lasciando che la voce del padre rimanga un sospiro, un fruscio di foglie mosse dal vento. Il tutto viene percepito dal punto di vista di Simone, centrale nello sviluppo della storia, seppure non punto di vista principale della stessa. È la bravissima e giovanissima Morgana Davies a interpretare la piccola, anche se altrettanto brava, ma non è una sorpresa, è Charlotte Gainsburg nel ruolo della madre Dawn. "L'albero" è un film piccolo ma di grande sensibilità, che sa mettere in scena le forze della natura e il modo in cui esse definiscono la vita dell'uomo.
http://www.nuovofilmstudio.it/scheda013.html
Programmazione iniziative e seconde visioni:
mar 9 agosto (17.00 - 21.15)
mer 10 agosto (21.15)
Nessuno mi può giudicare
di Massimiliano Bruno
Italia 2011, 95'
con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Rocco Papaleo
Roma. La trentacinquenne Alice vive in una bella villetta all'Olgiata, ha un marito, un figlio di nove anni e tre domestici extracomunitari. La sua vita sembra un sogno dorato, ma si rivelerà ben presto un incubo. Suo marito muore in un incidente e il suo avvocato le spiega che è rimasta sul lastrico. Alice e suo figlio lasciano i Parioli e vanno a vivere nella periferia romana, pesci fuor d'acqua in un oceano multietnico. Trovandosi sommersa dai debiti, la donna deve inventarsi qualcosa per salvare la sua vita e quella del figlio, ma l'unico modo che trova per guadagnare denaro in poco tempo è fare la escort...
Il primo film da regista di Massimiliano Bruno, collaboratore fisso di Fausto Brizzi (che qui è soggettista e co-sceneggiatore) e caratterista di "Boris", riesce nell'impresa di confezionare una bella commedia di personaggi che fa ridere di gusto. Bruno ha la capacità di mantenere il film sempre su un registro leggero ma con un ritmo invidiabile, realizzando un'opera ben interpretata (bravissima la Cortellesi, finalmente protagonista di un film che sfrutta doverosamente il suo talento), che sfiora le questioni politiche e sociali senza la pretesa di approfondirle più di tanto, facendo ridere senza quel tipico senso di imbarazzo televisivo. Grottesche dichiarazioni d'amore, cene di quartiere in terrazza sotto le stelle a cantare e ballare, bizzarre lezioni di seduzione e momenti di introspezione si alternano in un film di quelli in un cui è difficile imbattersi: spietato, beffardo, disilluso, avvincente, vivace, acuto e senza sbavature nella recitazione. Alla fine una risata ben piazzata non sarà una rivoluzione, ma visto l'andazzo del nostro cinema è un risultato di cui andare fieri. David di Donatello 2011 a Paola Cortellesi come Migliore Attrice Protagonista.
http://www.nuovofilmstudio.it/scheda006.html
Compagnia Teatrale Cattivi Maestri, in collaborazione con Nuovofilmstudio:
Festival del giallo 2011 - VI edizione - 11/14 agosto - Fortezza Priamar
Torna anche quest'anno il Festival del Giallo con spettacoli dal vivo, proiezioni, una mostra d'arte figurativa curata dal Circolo degli Artisti d'Albissola, un gioco notturno, una cena con delitto, una lezione aperta e tante presentazioni di libri gialli e noir.
gio 11 agosto (21.30) - ingresso 7 euro
Presentazione e proiezione del film "Le catene della colpa" ("La banda degli implacabili") di Jacques Tourneur, classico del noir scelto da Tatti Sanguineti e presentato da Ernesto G. Laura.
Le catene della colpa
(Out of the past)
di Jacques Tourneur
Usa 1947, 97'
con Robert Mitchum, Jane Greer, Kirk Douglas, Richard Webb, Rhonda Fleming
Dal celebre regista francese trapiantato negli Stati Uniti, un classico noir di sapore hammettiano (anche se in origine c'è il romanzo "Il passato non muore mai" dello sceneggiatore Daniel Maiwaring, pubblicato con lo pseudonimo di Geoffrey Holmes). Ritiratosi in un paesino di provincia, un investigatore privato viene irretito da un ex datore di lavoro e una ex amante, ora moglie di costui, che lo coinvolgono in un intrigo destinato a chiuderlo in trappola. Le catene della colpa sono quelle di un passato da cui è impossibile liberarsi e che avvelena il presente conducendo fino al crimine: cupo dramma della predestinazione, percorso da un senso di tragico fatalismo e con la partecipazione di attori al loro meglio, avvolti dalle ombre sfuggenti della fotografia di Nicholas Musuraca. Il film è noto anche con il titolo "La banda degli implacabili".
http://www.cattivimaestri.it/index.htm
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