Così Eraldo Ciangherotti, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga, lancia una provocazione al Comune di Napoli, per il “decreto antispazzatura” all’ordine del giorno questa mattina, nel Consiglio dei Ministri, inviando un pacco postale contentne spazzatura che, a mezzo corriere, verrà consegnato domattina all’attenzione del Sindaco di Napoli.
“Se il Sindaco De Magistris – prosegue Ciangherotti - non sa come fare per eliminare la spazzatura e vuole imparare a fare rispettare le regole, dia un colpo di telefono ai colleghi sindaci di tutta Italia e anche al nostro Sindaco Guarnieri. Ad Albenga, infatti, ridente cittadina sulla costa del ponente ligure, nell’anno 2010 oltre 24.000 abitanti hanno pagato la bellezza di 4.819.823 euro per la raccolta e il regolare smaltimento dei rifiuti. In particolare 277.653,83 euro li hanno versati campeggi e stabilimenti balneari. 112.775 euro Ospedale e Case di cura private, 59.734,27 Scuole, stazione, associazioni ed enti assistenza. 1.041.310, 52 commercianti, artigiani e professionisti. Il resto li hanno pagati le abitazioni private e annessi. Se ogni Comune, dunque, si gestisce la sua spazzatura, lo faccia anche Napoli. Nessuno è antinapoletano, ma, così facendo, con i suoi continui appelli al Governo centrale per obbligare le altre regioni italiane a farsi carico della spazzatura di Napoli, il Sindaco De Magistris sta affondando la città partenopea in un ingiusto sentimento di antipatia da parte di tutta la popolazione italiana. Anche da parte dei cittadini napoletani che per una qualche ragione sono migrati in altre città italiane e qui pagano regolarmente le tasse per la spazzatura prodotta”.
“Il Sindaco De Magistris ha capito di non essere capace a gestire la spazzatura? Si dimetta! - continua Ciangherotti - Altrimenti, così facendo, al confronto, il comico Totò resterà un principiante. Ogni Ente territoriale, infatti, secondo un modello consolidato e operativo dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ogni comunità, dalla più grande alla più piccola, smaltisce i propri rifiuti. Solo a Napoli continua ad andare in scena una commedia che, da troppo tempo offende la popolazione partenopea. Se oltre l’80 % della cittadinanza napoletana non paga la Tarsu, alla fine hanno pure ragione i napoletani, se è così scadente la gestione amministrativa, fatta di tanti slogan sulla differenziata per tutti e senza la programmazione di un termovalorizzatore adeguato da qualche parte lì vicino, per bruciare l’immondizia negli impianti appositi”.
“Scaduti oramai i famosi“ i 5 cinque giorni chiesti da De Magistris”, per risolvere l’emergenza rifiuti nella città partenopea, Napoli oggi non fa in tempo a svuotare i bidoni della spazzatura, che viene subito invasa dalle tante bugie che il primo cittadino sta raccontando alla Nazione intera nelle ultime ore, pur di derubricare al Governo centrale il compito di ogni Sindaco in Italia: assicurare un servizio il più efficiente possibile per la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia nel territorio, con un piano conforme alle norme grazie alla Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) pagata da ogni cittadino. Avviene in tutta Italia, deve avvenire anche a Napoli.” Conclude Ciangherotti.