- 25 giugno 2011, 17:43

Una nostra Lettrice sull'articolo di Nicola Isetta (SEL): C'è la descrescita per fortuna, come un ascesso che guarisce

Buongiorno a tutti in merito all'articolo di Nicola Isetta, comparso oggi sul Vs prezioso giornale on line, commenterei così: anche io vivo grandi momenti di grande scoramento ultimamente, tranne i pochi attimi di felicita' per la vittoria dei referendum con la sola mobilitazione popolare, dei giornali on line e di internet

Una nostra Lettrice sull'articolo di Nicola Isetta (SEL): C'è la descrescita per fortuna, come un ascesso che guarisce

Economia, politica, etica, sono in caduta libera. Anche se non appartengo e mai apparterrò a SEL, perchè non concordo affatto su altre questioni, vedi l'incenerimento dei rifiuti praticato e tollerato da Nichi Vendola in Puglia, nonostante la dimostrata pericolosita' di questo processo, condivido con Isetta alcune idee, e provo a concretizzarle in queste poche righe

 Nel fallimento a tutto campo che ci circonda, una flebile speranza c'e'. E' il Movimento della Decrescita, Felice o semplicemente DECRESCITA che dir si voglia.
 
Grandi studiosi di varia formazione ci lavorano da anni. Ne elenco solo alcuni, rigorosamente in ordine alfabetico:
 
Mauro Bonaiuti
Paolo Cacciari
Marco Deriu
Francesco Gesualdi
Serge Latouche
Maurizio Pallante
 

e tanti, tantissimi altri che conosco meno per limite personale.
 
Basta comprare uno dei testi base di questi autori per trovare un'ampia bibliografia e una serie di link utilissimi per approfondire o cercare le parole chiave in internet
o andare in una libreria fornita e sensibile ai temi - a Savona ce ne sono, grazie a Dio, e cercare nello scaffale dedicato.
 
Ci facessero un giro anche i nostri politici ed i "vostri" sindacalisti, soprattutto quelli della Sacra Triade, gli imprenditori, appollaiati torvamente sui rami piu' alti del decadente sistema... che dimostrano di NON capire molto di futuro, quando insistono a parlare di crescita, di sviluppo (il loro e' insostenibile dal punto di vista ambientale),  di PIL e di tante altre mistificazioni del genere.

Al contrario sarebbe molto utile che essi conoscessero i concetti di decrescita, per l'economia locale e per lo sviluppo di una soddisfacente rete sociale in zona.

Crescita NON e' sinonimo di felicita'; benessere economico, consumismo ed appagamento dei bisogni effimeri NON rendono l'uomo piu' felice, ma sono necessita' imposte dall'esterno, dalle mode, dai media e dalla pubblicita'.

Anche a questo proposito ci sono grandiosi studi di eminenti pubblicitari pentiti, che si "confessano".
 
Il futuro non e' la crescita, le risolse del pianeta sono al collasso, quest'anno consumiamo quello che abbiamo a disposizione entro il 10 agosto, il resto lo rubiamo alle generazioni future.
 
Il futuro e' prepararsi, con saggezza ed umilta', a sopravvivere al giorno in cui finira' il petrolio,
in cui finiranno i combustibili fossili,
in cui finira' l'uranio o tutto il mondo avra' capito il pericolo del nucleare,
in cui scarseggera' l'acqua potabile e l'avremo razionata in tutto il mondo,
in cui, se vorremo mangiare, per forza dovremo coltivare un orto e scambiare verdure e servizi con i vicini.
 
Facciamoci un piccolo esame di coscienza: quante scarpe abbiamo nella scarpiera? Le portiamo finche' sono consumate o le buttiamo quando passano di moda? E dove le buttiamo?
 
Sempre una utopia, sempre populismo, eppure se vi comprate l'ultimo libro di Luca Mercalli (grande scienziato di fama internazionale), "Prepariamoci", vi troverete addosso una tale carica, un tale esplosivo ottimismo, che per forza dovrete smettere di pensare negativamente ed iniziare a praticare e predicare la nuova teoria.
 
Basta sprechi, meno lavoro ma lavoro per tutti, piu' tempo per la famiglia, i figli, gli anziani, se stessi, gli amici, gli hobbies, energia autoprodotta e pulita, cisterne per l'acqua, compostaggio dei rifiuti, riduzione degli sprechi, piu' giustizia e solidarieta' per tutti, soddisfacenti rapporti umani, meno consumismo, esaltazione dell'economia locale, dei piccoli produttori, auto produzione, reciproco aiuto, scambio di favori, meno trasporto, meno inquinamento (= piu' salute per tutti), meno sfruttamento dei paesi poveri, meno intrallazzi economici, speculazioni, e tanto altro ancora.
 
Non e' una soluzione attraente? Per me, e per tante persone come me, sì, lo è.

Una soluzione verso cui tendiamo col sorriso e una grande energia.
E siamo. e saremo sempre di piu', politici ed imprenditori, falchi della globalizzazione, aprite gli occhi, esistiamo ed iniziamo a contare.
 
www.decrescita.it
www.decrescita.com
www.decrescitafelice.it
www.CMNS.it
www.cercalarotta.it
it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_di_Transizione
 
saluti e buona decrescita a tutti
 
lettera firmata- savona

 

Lettera Firmata

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU