Attualità - 21 giugno 2011, 09:31

Selezione nelle scuole superiori: la conferma di una costante

Secondo alcuni, le scuole superiori sarebbero permissive e lassiste. Dai dati finali non si direbbe proprio

Selezione nelle scuole superiori:  la conferma di una costante

"Considerando, ad esempio, i dati pubblicati dal quotidiano La Stampa, relativi alle scuole superiori valbormidesi, abbiamo fatto una piccola analisi.

Tralasciando l'ultimo anno, quello dell'esame di stato, abbiamo considerato i quattro precedenti anni di tutti i corsi di Cairo e Carcare: ebbene, su 800 studenti (numero tondo), sono risultati 306 non promossi (tra rimandati a settembre e bocciati). Al Calasanzio, 100 su 306; all'Istituto di Cairo, 206 non promossi su 494. Insomma,il dato finale si avvicina al 40 per cento tra rimandati e bocciati (33 per il Calasanzio, circa il 40 per Cairo).

La Valbormida nel passato aveva percentuali di selezione più basse rispetto alla costa. Quelle di oggi sono comunque elevate. Secondo i fautori della scuola d'èlite, tutto questo è positivo. Secondo noi, no. La selezione nella scuola anticipa la selezione nella società, su presupposti che non crediamo siano meritocratici.

Occorrerebbe una analisi più profonda sulle componenti sociali del corpo studentesco. Riteniamo, però, che, come diverranno precari e sottopagati coloro che a malapena usciranno dalle Superiori, così succederà a coloro che giungeranno alla laurea. Perchè la società di oggi è fortemente classista e discrimina i giovani. Sono questi gli elementi che devono indurre studentesse e studenti a riflettere sul "che fare", l'eterna domanda dei movimenti giovanili"

Cobas scuola Savona

com.

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