Eventi - 19 giugno 2011, 10:09

Varazze: inaugurato a Palazzo B. Jacopo il Festival Internazionale Artistico Culturale

Ieri pomeriggio nelle sale espositive del prestigioso Palazzo Beato Jacopo, il sindaco Prof. Giovanni Delfino e il presentatore Luigi Cerruti, hanno inaugurato la mostra di pittura, scultura e oggettistica, organizzata dall’Associazione Culturale Varaggio Art

Varazze: inaugurato a Palazzo B. Jacopo il Festival Internazionale Artistico Culturale

Dopo l’inaugurazione e presentazione degli artisti con illustrazione delle opere esposte, attentamente seguita dal sindaco e pubblico presente, lo scrittore e poeta Silvio Craviotto ha distribuito e raccontato il suo ultimo libro intitolato “Raccogliemmo una sfida”.

E’ seguito un rinfresco offerto dagli organizzatori e un lungo applauso da parte degli artisti-espositori e pubblico presente, all’indirizzo di Luigi Cerruti, curatore ed organizzatore di eventi socio-culturali sempre disponibile e molto apprezzato.

L’interessante mostra che merita di essere non solo visitata, ma analizzata e vissuta nelle sue molteplici sfaccettature, dedicandogli tutto il tempo necessario, resterà aperta dalle ore 17 alle 19 e dalle 21 alle 23, fino al 26 giugno.  

Eventi collaterali: Sabato 25 nella Piazza Beato Jacopo, l’Artista Laura Tarabocchia darà dimostrazione pratica di come dipinge sull’acqua.  

Laura Tarabocchia: “Nata a Genova, vive e lavora a Savona dove si dedica con passione alla legatoria d’arte. L’artista rimase affascinata dalle marmorizzazioni e dalle pavonature create dai cinesi nel III secolo d.C. ed usate fino al XIX secolo dai legatori per le copertine dei libri, e cercò di riprodurle, non solo per quanto riguarda il lavoro di rilegatura, ma soprattutto dal punto di vista artistico. Sviluppò in questo modo una ricerca tecnica ed artistica che non ha eguali e che viene testimoniata da le Carte di Laura.

Si tratta di una rilettura personalissima della tecnica delle carte dipinte che da una produzione quasi meccanicamente ripetitiva si è spinta a diventare una narrazione artistica.

L’esecuzione resta sempre molto personale e particolare, pur nell’uso di un’antica e sofisticata tecnica ben documentata in cui l’acqua è un agente indispensabile. Il lavoro paziente nella riproduzioni di colorati ghirigori porta con sé un senso di immaginazione, un gusto per il colore e un amore per ciò che si produce che è solo proprio di un’anima spinta dall’arte.”

Com. Ponente Varazzino

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