"Sul caso erano intervenute le Associazioni protezioniste che avevano denunciato un attacco alla Costituzione. Il calendario venatorio triennale era stato tra l’altro approvato tramite legge, ovvero per evitare i veloci ricorsi al TAR nel caso di emanazione di un atto amministrativo. Una probabile coda di paglia, dunque, nel caso maturata anche grazie alla bocciatura della Corte Costituzionale che giudica le leggine (spesso) farlocche. Un iter comunque più lungo, utile solo a fare giurisprudenza, visto che i tempi di pronuncia della Corte sono compatibili con quelli di chiusura della stagione venatoria.
Ritornando al Consiglio regionale ligure, dove è stata approvata la legge filo caccia, si deve ora registrare la precisazione di un importante esponente della Destra che nei giorni scorsi in Consiglio regionale, praticamente compatta, si astenne. Il chiarimento arriva per bocca del Consigliere Marco Scajola, nipote dell’ex Ministro Claudio.
Niente equivoci, dice in sostanza il Consigliere. Loro l’avrebbero fatta anche … “peggio”. Ovvero favorevoli alla caccia mezz’ora dopo il tramonto così come a quella allo storno. Sul primo punto la colpa sarebbe “dell’estrema sinistra” che sostiene Claudio Burlando. Sullo strono, invece, Scajola annuncia un disegno di legge che preveda l’apertura al piombo.
Peccato, però, che entrambi i temi sono stati già censurati, addirittura con interventi della stessa Corte di Giustizia europea. Per Scajola, però, è ora di finirla con le chiacchere, ovviamente riferite alla propaganda della Sinistra. Sciolto l’equivoco, ora tutto è chiaro. Sia da Destra che da Sinistra vogliono i cacciatori.
Per dovere di cronaca va sottolineato che l’unica lista che ha votato contro è stata quella Biasotti."