Gli studenti del Classico “Chiabrera” condannano lo striscione appeso pochi giorni fa (all’insaputa degli stessi studenti e personale scolastico) sulla bacheca del loro Liceo in Piazza Cavallotti dal gruppo di estrema destra “Gioventù italiana sv”, che dichiara in modo improprio e provocatorio: “Il Chiabrera sta con Giuseppina Ghersi, f.to Gioventù italiana sv”.
Il Comitato Studentesco del Chiabrera replica: “Abbiamo espresso all’unanimità il nostro dissenso nei confronti del Bando di concorso bandito dalla Consulta provinciale di Savona e non permetteremo che “Gioventù italiana” si autorizzi, a nome della nostra Istituzione, a contraddire quanto abbiamo già espresso. Solo il Comitato Studentesco, che è un Organo istituzionalmente riconosciuto, è legittimato a pendere posizioni a nome di tutti gli studenti che rappresenta e quindi della sua Istituzione. Lo striscione è solo una provocazione, ma non ci faremo intimidire. Non vogliamo, infatti, essere soggetti ad eventuali strumentalizzazioni politiche”.
Aggiungono poi i promotori della petizione di protesta contro il concorso: “Non è nostra intenzione oscurare quanto è accaduto quel 26 aprile 1945, ma semplicemente dire no ad una strumentalizzazione impropria della storia. L’episodio dell’uccisione di Giuseppina Ghersi viene presentato come un fatto di per sé in grado di fornire la corretta visione dell’intero fenomeno resistenziale, senza che sia collocato nel contesto storico e nella dimensione reale degli avvenimenti della cosiddetta ‘giustizia partigiana’, amplificando la proporzione effettiva di tale fatto ed occultando il valore universale della Libertà, espressione dalla sola Resistenza e Liberazione.”