Eʼ stato un gesto di grande maturità democratica quello che ha portato gli studenti savonesi (definiti da Roberto Nicolick [PdL] nella ormai monotona propaganda berlusconiana “di sinistra”, quando al contrario sono mossi unicamente da valori costituzionali e antifascisti, al di sopra di ogni fazione politica) a dissociarsi, mediante la raccolta di centinaia di firme, da un bando fazioso e revisionista, che decontestualizzando la vicenda Ghersi dal clima di quei giorni dellʼaprile 1945 ha la chiara missione di condurre per mano il candidato alla trattazione di soli ed esclusivi crimini partigiani (o presunti tali) di quel sangue dei vinti tanto caro a Gianpaolo Pansa e ai nuovi revisionisti. Quanto accaduto alla povera Giuseppina Ghersi è grave e la condanna deve essere unilaterale, ma fatto ancor più grave è la sua strumentalizzazione operata da alcune componenti dalla destra savonese, le più estreme.
Una linea dʼazione, quella della Presidenza della consulta provinciale di Savona non certo finalizzata a fornire un panorama storico completo e condiviso, né volta ad approfondire gli eventi storici di quel periodo. Non posso non definire questa condotta fortemente politicizzata nonché volta a promuovere -forse- lʼinteresse del singolo piuttosto che quello della consulta studentesca, fatto testimoniato dalla recente candidatura di Michele Laurelli alle amministrative di Savona nella lista di Futuro e Libertà. Unʼesposizione politica eccessiva per unʼistituzione scolastica che dovrebbe, almeno sulla carta, rappresentare tutti gli studenti savonesi, indipendentemente dal loro schieramento politico ? Credo proprio di si; se fossi in Laurelli valuterei la possibilità di un ritiro dalla presidenza della consulta onde evitare ulteriori strumentalizzazioni e polemiche, motivate da evidenti incompatibilità.
Mattia Zunino
Segretario cittadino Giovani Democratici Savona