"La riforma della scuola, recentemente attuata con il Governo Berlusconi, sarà sicuramente una manovra ragionevole ed onesta, per razionalizzare le risorse umane e per far sì che gli studenti studino di più e i professori lavorino con maggiore attenzione e passione. Tuttavia, quest’anno, la circolare ministeriale n°21 del 14 marzo 2011, sulle "dotazioni organiche del personale docente per il prossimo anno scolastico” sta facendo razzia di studenti, ad Albenga, una cittadina del ponente ligure con oltre 24.000 abitanti e con ben 62.810 utenti complessivi che si riversano dal distretto territoriale limitrofo". Lo dichiara il Sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, in una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Istruzione On.le Maria Stella Gelmini e sottoscritta anche dall'Assessore comunale ai Serivizi Sociali Eraldo Ciangherotti e dal Consigliere comunale Nicola Podio.
"Ad Albenga - si legge ancora nella lettera dell'Amministrazione ingauna indirizzata al Ministro Gelmini - v’è solo un Liceo statale al quale, per il prossimo anno scolastico, chiedono di essere iscritti alla quarta ginnasio ben 41 studenti, provenienti dal bacino territoriale locale, molti dei quali, però, stando alle disposizioni del provveditorato agli studi, secondo il decreto Gelmini, non potranno frequentare quell’indirizzo di scuola. . Infatti secondo il decreto del Presidente della Repubblica n°81 del 20 marzo 2009, “le classi del primo anno di corso delle scuole di istruzione secondaria di 2° grado sono costituite di norma con non meno di 27 allievi” e comunque “senza superare il massimo di 30 studenti per classe”.
"Ora, questo criterio di razionalizzazione di cattedre e istituti - aggiunge l'Amministrazione Comunale - se trova piena applicazione in alcune regioni e, soprattutto, nelle grandi città, dove la logistica infrastrutturale gioca a favore delle famiglie, può invece diventare profondamente discriminante per chi abita in Liguria, nella provincia di Savona, dove, tra un liceo classico e l’altro corre una distanza di oltre 40 km, lungo le varie città della costa, e lo studio del greco e del latino rischia di coniugarsi, già nell’età scolare, con il mestiere del pendolare, creando forti disagi alle famiglie, fino a costringere molti di quei 41 studenti a soffocare l’interesse per le lettere classiche".
Prosegue il Sindaco Guarnieri nella lettera: "Il tutto, poi, diventa ancor più discriminante se tra quei 41 studenti ci sarà un nostro alunno disabile, al quale va assicurata tutta una specifica forma di tutela prevista dalla legge, e che, per il solo fatto di aver scelto quell'indirizzo di studi, potrebbe essere causa di un'ulteriore riduzione del tetto massimo di studenti iscrivibili al primo anno, con un numero ancora maggiore di studenti esclusi dal Liceo Classico Statale di Albenga".
"Ecco, perché, di fronte a tutto ciò, facciamo appello al Ministro per sostenere con forza la richiesta, già avanzata dal dirigente scolastico prof. Gian Maria Zavattaro all'Ufficio Ambito territoriale MIUR di Savona, per n° 2 classi prime al Liceo Classico di Albenga, con l'inserimento, in una classe, dell'alunno con grave certificata disabilità e con una media studenti, per classe, in via eccezionale, pari a 20.5.
Chiediamo la piena applicazione dell'art.5 del DPR n°81 del 20.3.2009, laddove si legge che "le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità sono costituite di norma con non più di 20 alunni" ribadito anche nell'ultimo paragrafo della circolare ministeriale n°21, che raccomanda di "limitare, per quanto possibile, in presenza di grave disabilità, la formazione delle prime classi con più di 20 alunni". Conclude il Sindaco di Albenga.