Attualità - 29 marzo 2011, 13:49

Profughi a Cairo: la Città è divisa

Profughi a Cairo: la Città è divisa

Mentre il Sindaco Briano si trova a Genova, per discutere sulla parte che dovrà svolgere il comune di Cairo Montenotte nella distribuzione dei rifugiati nord-africani in Liguria, abbiamo fatto due passi in Città per cercare di cogliere l’umore dei cittadini riguardo al possibile arrivo di libici e tunisini.

Chiediamo a Bruna, casalinga ultrasessantenne: “Se il mio Comune si facesse carico di ospitare queste persone non sarei per nulla tranquilla – afferma a bruciapelo - Se proprio devo essere sincera, avrei addirittura paura a far uscire di casa mia nipote, dopo il tramonto. Sono certa che aumenterebbe la criminalità”. La signora però prosegue avanzando delle proposte: “Il Sindaco dovrebbe incrementare i controlli da parte delle forze dell’ordine, non solo nel centro storico ma anche nelle frazioni cairesi. In questo modo potremmo vivere senza troppe preoccupazioni”.

Ci spostiamo in un bar che si affaccia su P.za della Vittoria. Ci lavora il trentaduenne Tommaso, un vero cattolico, tiene a definirsi. Pensa che l’arrivo dei nordafricani non sia un problema politico: “Sia a destra che a sinistra, tutti sembrano abbastanza convinti nell’accoglierli – dichiara - ma è più che altro un problema religioso - culturale. Non vedo come possano convivere, senza alcun contrasto, due popoli come il nostro ed il loro, così diversi sotto ogni aspetto della vita quotidiana, a partire dalla religione. E’ impensabile!”

Oltre allo scetticismo però c'è anche l'apertura come quella di Maicol, giovane studente della scuola superiore, che vede invece di buon occhio il possibile arrivo di tunisini e libici a Cairo Montenotte: “Lo scambio culturale è giusto e dobbiamo cercare di trovare dei punti di incontro tra la nostra e la loro cultura: dopotutto non saremo poi così differenti, siamo tutti esseri umani fatti di carne ed ossa, con esigenze simili”.

Per "completare" il nostro agile minisondaggio entriamo in un’edicola. Roby ci accoglie con un sorriso. Ha quarant'anni, è titolare dell’attività. Acenniamo della nostra mattinata breve, tra gli umori della gente che abbiamo incontrato. “E’ impossibile che tutti abbiano idee concordanti – è il suo parere - Da quello che sento ogni mattina, quando i cittadini vengono qui a comprare il giornale, deduco che non esistano cairesi indifferenti al discorso: c’è chi è contrario all’arrivo di rifugiati nord-africani e chi invece è favorevole. Una via di mezzo è impossibile da trovare.”
Il tema divide. Non ci saranno solo applausi, qualunque sarà la decisione si Sindaco e Consiglio.

Giovanni Moreno

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