Sig. Direttore, ho letto la decisione, di qualche giorno fa, della Regione, sul potenziamento della Centrale Tirreno Power di Vado Ligure e l’ho trovata un esempio straordinario di equilibrismo politico che lascia i cittadini nel dubbio e nella confusione, tutto l’opposto di una decisione chiara e salomonica.
La giunta regionale ha infatti condizionato il suo via libera alla Tirreno Power per la costruzione di un nuovo gruppo a carbone da 460 Mw, purchè subito dopo vengano distrutti i due gruppi attuali da 330 Mw a carbone.
Sembra assurdo che Tirreno Power spenda diverse centinaia di milioni di euro, si parla di 800 milioni, per ritrovarsi alla fine con una produzione di energia inferiore a quella attuale, a meno che il trucco stia nel non demolire i due gruppi a carbone esistenti, dopo aver costruito quello nuovo.
Rimarrebbero così alla fine il gruppo a gas attuale e tre gruppi a carbone, con conseguenze immaginabili per l’ambiente e la salute dei cittadini, come il sottoscritto.
Cordiali saluti