"Secondo i Verdi Finalesi non viene affrontato correttamente il problema dell’antenna realizzata in prossimità della “Cava dei Fossili” al fianco di un’abitazione.
L'antenna deturpa uno dei paesaggi più belli della costa ligure ed è stata dichiarata illegale dal TAR della Liguria.
La sentenza ha messo in evidenza la violazione del’’art. 52 del “Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico”, la dove si ammette questo tipo di strutture solo “a condizione che non alterino in misura paesisticamente percepibile lo stato dei luoghi” e precisa inoltre come l’Amministrazione Pubblica abbia “autorizzato la realizzazione dell’impianto radioelettrico senza effettuare alcune indagine in merito alla potenzialità e alla compatibilità dello stesso con i limiti di esposizione”, in aperto contrasto con l’art. 174 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea, il quale obbliga ad “adottare provvedimenti al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici”.
L’intensità dei campi elettromagnetici deve essere presa in seria considerazione al fine di definire le distanze di sicurezza tra l’impianto e le abitazioni che si trovano in prossimità, in base alla legge 36/2001 che “tutela la salute dei cittadini, l’ambiente e il paesaggio”.
Esistono inoltre sistemi avanzati di mascheramento eco-compatibili che non deturpino ambienti di incomparabile bellezza,proprio come quello di Verezzi.
Perchè non si da applicazione a questa sentenza?
I Verdi denunciano un ulteriore pericolo:
Un'altra antenna-ripetitore nelle settimane scorse è stata potenziata sulla collina di Verezzi (foto) nonostante le proteste dei cittadini della zona e il sopralluogo di autorità preposte al controllo.
Queste avrebbero constatato la presenza "illegale" di un generatore di corrente elettrica collegato ad un motore a scoppio, funzionante 24 ore su 24, con la relativa cisterna di combustibile a pochi metri dal bosco.
Un impegno a risolvere il problema entra il 31 dicembre 2010 scorso è stato chiaramente disatteso. In caso di incidente, in situazione di vento forte, andrebbe a fuoco la Caprazoppa. Perchè, nonostante le autorità preposte conoscano benissimo il problema, si tollera il permanere di questo stato di grave pericolo?"
Gabriello Castellazzi