Val Bormida - 13 marzo 2011, 15:45

A rilento i lavori sulla frana di Murialdo: minoranza all'attacco dopo la lettera di un cittadino a Savonanews

A denunciare a chiare lettere lungaggini e incongruenze a Savonanews.it è stato un residente di Isolagrande, ora supportato dalle dichiarazioni del gruppo consigliare di minoranza "Per Murialdo"

A rilento i lavori sulla frana di Murialdo: minoranza all'attacco dopo la lettera di un cittadino a Savonanews

Ancora disagi in località Isolagrande causati dalla frana di Murialdo. Il gruppo consiliare di minoranza "Per Murialdo" interviene dopo le lamentele di un cittadino: 

"Il Vicecapogruppo Pronzalino, sia nel Consiglio Comunale che nel corso dell’assemblea pubblica, ha detto chiaramente due cose: la prima è che le emergenze non sono né di destra né di sinistra, ma che richiedono la collaborazione di tutti. La seconda è che sarebbe stato necessario un guado con tubi in cemento per favorire il transito, in condizioni di emergenza, per superare i 30 metri della larghezza delle sponde.

Poiché certamente l’abitante era presente, dovrebbe essere stato chiaro per tutti quale era la posizione della Minoranza, aggiungiamo che a metà gennaio era già stato trovato il ponte e che pertanto, se non ci fosse stato il passaggio del cerino da un’amministrazione all’altra, come ha riferito il Presidente della Provincia, il ponte sarebbe stato già da tempo installato.


Vorremmo anche far sapere come avremmo affrontato noi la situazione, visto le dichiarazioni ribadite, di massima collaborazione.


Avremmo immediatamente convocato un Consiglio Comunale per costituire un’unità di crisi, eventualmente allargata ai Comuni vicini. Poi avremmo predisposto un servizio congiunto per assistere nel transito gli studenti. Avremmo provveduto a segnare il percorso della strada di accesso, d’accordo con l’ufficio della Provincia, e inviato una richiesta per la gravissima situazione di emergenza sanitaria, vista l’impossibilità di prestare soccorso adeguato alle urgenze, al Prefetto che in situazioni analoghe può provvedere a far installare un ponte provvisorio dal Genio Militare usufruendo gratuitamente del servizio.


Ha perfettamente ragione l’abitante ad osservare che i lavori vanno a rilento, oseremmo anche dire che vengono in mente quelle caricature del servizio militare in cui un caporale fa scavare una buca per poi riempirla, tanto per tenere occupata la truppa.

Davvero sono necessari questi lavori faraonici?

Per un ponte provvisorio?

O una volta messo in opera dovrà rimanerci qualche decennio?

Fermo restando il ripristino dei siti a termine emergenza e quindi altri imponenti e costosi lavori.

Veniamo al Consiglio congiunto a Calizzano, presenti tre comuni: Murialdo, Calizzano e Bardineto.

È vero che si è passato il tempo a formulare ringraziamenti, una bella quanto inutile passerella di nomi illustri a cui sono andati i ringraziamenti… ma di che?

Di un ponte che non c’è e che non si sa quando sarà aperto?

Se mai i ringraziamenti si faranno dopo e possiamo anche dire che i nostri politici dovrebbero avere il senso di essere al servizio della gente. Vale la pena solo osservare che mancavano nell’ordine: Vicepresidente Consiglio Regionale Boffa (PD), Assessore Provinciale alla viabilità Mattea (Lega), On. Bonino (Lega), Consiglieri Regionali Torterolo (Lega) e Quaini (IDV), Consiglieri Provinciali Garra (insediamenti produttivi) e Santi (piccoli comuni), ad eccezione di Righello coperto di applausi e ringraziamenti per un ponte invisibile.


Sarebbe bastato almeno consentire con 6/7 tubi in cemento l’attraversamento e il passaggio tre volte al giorno, un’ora al mattino per andare a lavorare, un’altra ora nell’intervallo di mezzogiorno e una/due la sera per il rientro, il tutto in orari in cui i lavori sono fermi.

Questo avrebbe fatto sentire che chi ci rappresenta è vicino alla Popolazione per risolvere i problemi e allora avremmo applaudito anche noi. Invece ci si è arroccati  e non si è voluto condividere (per speculazione politica?) attratti dal taglio dei nastri e dalle feste di ringraziamento (ma per cosa? Per aver fatto il proprio dovere di essere dalla parte della gente?) o semplicemente per apparire in TV.

Ha ragione l’abitante di Isolagrande, sporcarsi le scarpe è solo per la povera gente, distante dalle finestre del palazzo.

Ci si potrebbe obiettare che ci volevano le autorizzazioni ecc. ecc. Per questo un’unità di crisi avrebbe coinvolto nelle decisioni e nell’assunzione di responsabilità tutti con maggiore valenza.


Non è stato così ed è inutile recriminare, adesso aspettiamo che un ponte militare che viene installato per definizione in tempi brevissimi (48 ore), come tutti sanno, faccia il suo percorso lumaca. Del resto da un’Amministrazione Comunale che non  commemora neppure il 150° anniversario dell’Unità d’Italia insieme alla Minoranza cosa ci si può aspettare?”

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