A gennaio la Giunta regionale in merito al progetto di ampliamento della discarica per rifiuti urbani del Boscaccio, a Vado Ligure, aveva deliberato di esprimere una “pronuncia interlocutoria negativa” di compatibilità ambientale sulla scorta del parere ricevuto dal Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale. Ecosavona ha lavorato studiando le integrazioni relative al progetto di ampliamento della discarica del Boscaccio sulla base delle prescrizioni ambientali indicate dalla commissione Via regionale, con al centro l’utilizzo di nuove tecnologie sul fronte degli impianti di trattamento, ed in particolare anche la struttura che andrà a dividere l’umido dal secco per migliorare la qualità di smaltimento dei rifiuti. Risultato? L’ampliamento "s'ha da fare". Abbiamo sentito il sindaco di Vado, Attilio Caviglia che ci ha confermato “sul progetto di ampliamento si sta lavorando per ripresentare il progetto in Regione cosi com’è. In questo giorni ho sentito la proprietà e c’è quasi del tutto la sicurezza che Savona non andrà in emergenza rifiuti, ma c’è da lavorare. Dal punto di vista della società e dell’azione alleata alle isole Cayman la posizione comune è stata chiara, espressa sia dalla giunta comunale che dal consiglio di amministrazione, questa partecipazione al di fuori dell'Europa non convince e si sta lavorando per avere una società tutta europea”. Dalla fine del mese di marzo stop al conferimento dei rifiuti imperiesi nella discarica del Boscaccio di Vado Ligure, che ha rivisto i suoi piani 2011 alla luce dell’emergenza della provincia ligure. Il sindaco di Vado ha spiegato così la fine di questa collaborazione “abbiamo assecondato la richiesta della Regione aiutanto l’imperiese accogliendo 45 tonnelate di rifiuti, ma quando queste si saranno esaurite la nostra collaborazione finirà perchè noi, in questo momento, non ce la facciamo più a sostenere rifiuti altrui. La discarica ha una sua autonomia fino al giugno del 2012, e i lavori di ampliamento dovranno procedere in contemporanea con l’attività quotidiana della discarica".
Vado, città al centro di tante polemiche e discussioni anche per altri problemi legati a due grandi realtà industriali come Maersk e Tirreno Power. L’arrivo del grosso cubo da parte di Maersk significa la resa per Vado? Assolutamente no afferma il sindaco Caviglia “per noi i lavori non sono ancora iniziati. Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici deve dare il nulla osta definitivo e lo darà con una serie di prescrizioni. Rimane tutto in mano al ministro Tremonti che continua a dire che non firmerà nessun decreto e ai ricorsi per vie legali”. Stesso discorso vale per l’ampliamento della Tirreno Power “per noi l'inizio lavori è ancora molto distante e non vogliamo arrenderci, anche perchè le problematiche ambientali che già abbiamo evidenziato non si sono risolte e le analisi analisi volute dalla Procura della Repubblica non hanno fatto altro che confermare le nostre perplessità sul progetto. Grazie a queste analisi il progetto non sarà avviato o almeno non nell'immediato, se non con le dovute modifiche e quindi al momento siamo relativamente tranquilli a riguardo".