Savona - 25 gennaio 2011, 18:20

Savona: Consulta Provinciale degli Studenti e il caso Giuseppina Ghersi, basta polemiche

La risposta di Michele Laurelli, presidente Consulta Provinciale degli Studenti di Savona

Savona: Consulta Provinciale degli Studenti e il caso Giuseppina Ghersi, basta polemiche

In merito alle dichiarazioni del responsabile cittadino del Movimento Giovani Padani di Savona, Alessio Attilio, in sostegno all’iniziativa dei ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti di Savona al fine di far conoscere la tragica vicenda di Giuseppina Ghersi e all’indignata risposta dei segretari dei Giovani Democratici Toso e Zunino vorrei esprimere l'ufficiale lontananza della consulta da chi intende cogliere simili iniziative - tese unicamente alla tanto agognata riappacificazione nazionale - come motivo di scontro sul franoso terreno della vacua polemica da osteria.

La vicenda di Giuseppina Ghersi è emblematica per quanto concerne la riformulazione della coscienza storica presso le giovani generazioni che, per interi decenni, hanno dovuto soffrire i dogmatiche dichiarazioni di chi ha imposto un punto di vista fazioso escludendo, nei fatti, la possibilità di far conoscere casi che esulassero dalla semplicistica equazione “partigiani = bene assoluto”.

A tale riguardo l’obliata figura di Giuseppina Ghersi s’iscrive a pieno titolo in una storia nazionale che, nonostante l’anniversario dei 150 anni di Unità, attende ancora tutta una serie di revisioni.

Porre in essere una misurata analisi dei fatti che riguardarono Giuseppina dovrebbe favorire una visione d’insieme più completa sul periodo storico postinsurrezionale non con l’intenzione di scalfire il fenomeno della Resistenza bensì per restituirle un giusto prestigio che solo può derivare da una conoscenza completa e sincera, senza patina alcuna.

Volendo svestire i miei “panni istituzionali” che mi vedono rappresentante dell’intero corpo studentesco provinciale non posso che trovarmi in totale antitesi con le posizioni di Attilio il quale, cogliendo l’occasione dell’iniziativa sulla figura di Giuseppina, cerca di innestare nel discorso la necessità di un revisionismo forzato che andrebbe ad intaccare la stessa identità della nostra Patria laddove l’evento in questione mira esclusivamente ad unire e non a dividere. Allo stesso modo non posso che respingere -nel modo più assoluto- l’operazione di marketing di Toso e Zunino che vorrebbero operare un non richiesto restyling del vecchio Partito Comunista Italiano che, vorrei far notare ai cari Zunino e Toso, colse l’occasione di prendere le distanze dalla politica sovietica solo in occasione della Primavera di Praga, che diede sostegno totale al Maresciallo assassino Tito e partecipò alla redazione della Costituzione Italiana per un miracoloso accordo tra Stalin, Churchill e Roosevelt a Yalta dove si stabiliva che, per il momento, l’Italia non sarebbe sprofondata al livello di stato-satellite dell’Urss. Come riflessione personale aggiungo che simili giustificazionismi nei riguardi della tragedia del comunismo non fanno altro che chiarificare la scritta all’ultima riunione nazionale del Partito Democratico: “Fuori dal ‘900” che, detto nel 2011, la dice lunga sulla situazione di aggiornamento culturale di simile partito.

L’iniziativa della Consulta degli Studenti è sì basata su un fatto storico ma ha come finalità dichiarata quella di guardare al futuro fiduciosamente. I ragazzi delle scuole, al di là delle proprie posizioni politiche, stanno rispondendo positivamente partecipando in misura sempre maggiore e dimostrando che, oltre la penosa e triste presunzione di chi vorrebbe rappresentare i giovani politicamente, esiste una società civile di nuova generazione aperta al dialogo e affamata di verità.

Michele Laurelli
presidente Consulta Provinciale degli Studenti di Savona

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