Savona - 21 gennaio 2011, 13:45

Savona: Quale futuro per il Priamar?

Domani pomeriggio alle 15.45 in Campanassa prenderà il via il pomeriggio di incontro e di riflessione sul futuro della fortezza. Alle 16.45 invece il dibattito pubblico

Savona: Quale futuro per il Priamar?

Domani, alle 15,45 nel Salone del Palazzo dell’Anzianìa (piazza del Brandale 2, Savona) l’Assessorato alla Cultura del Comune di Savona e le quattro associazioni della Consulta Culturale Savonese promuovono un pomeriggio d’incontro e di riflessione sul futuro del Priamàr, che vuole essere la conclusione del Convegno tenuto in Sala Rossa lo scorso 12 novembre.
Si inizierà con la presentazione di una rapida sintesi di alcune soluzioni volte a favorire il definitivo recupero del Priamàr alla Città, proposte dalla Consulta Culturale Savonese (organizzazione di coordinamento e di comune politica culturale delle associazioni A Campanassa, Istituto di Studi Liguri, Italia Nostra e Società Savonese di Storia Patria).

Si soffermerà l’attenzione sulla sistemazione di moderni accessi meccanizzati (scale mobili, ascensori e montacarichi) allocati all’interno del Baluardo di S. Caterina (il bastione adiacente all’incrocio corso Mazzini - viale Alighieri: dentro ai suoi terrapieni, in modo che nessuna struttura sia visibile all’esterno). Con scale mobili e ascensori (entrambi rigorosamente interni) si possono collegare diverse sale e gallerie già esistenti nella Fortezza, ma oggi non raggiungibili e non utilizzate: si possono così realizzare suggestivi percorsi coperti all’interno della Fortezza, per i quali gli architetti Pasquale e Luisa Gabbaria hanno sviluppato uno studio progettuale, concordato, discusso e condiviso con gli esperti della Consulta Culturale Savonese);

la conseguente realizzazione di nuovi interessanti percorsi di collegamento e di nuovi spazi espositivi -congressuali all’interno dei terrapieni delle Cortine di S. Biagio e di S. Paolo, recuperando e valorizzando in tale contesto le attuali “buche” delle aree archeologiche medievali di un antico Oratorio delle Confraternite e dell’Ospedale Grande della Misericordia, oggi gravemente degradate  e vero pericolo incombente sull’integrità non solo del patrimonio archeologico cittadino, ma della stessa Fortezza ;

la valorizzazione dell’area archeologica dell’antica cattedrale di N.S. di Castello, con la realizzazione del ripristino di una stupenda balconata a picco sul mare (percorribile fino a sessant’anni or sono), dell’area coperta dell’antica cripta (con l’esposizione reale delle strutture murarie che ancora vi si conservano, compresa una finestra e l’imposta della volta, e l’esposizione virtuale di ricostruzioni videografiche dell’antica chiesa e delle opere d’arte che essa custodiva) e della sistemazione di nuovi spazi per il teatro e lo spettacolo, secondo lo schema progettuale predisposto dagli arch. Pasquale e Luisa Gabbaria;

la condivisione della proposta degli arch. GB Venturino, L. e P. Gabbaria e del Rotary (internazionale e locale) di sistemare nei suggestivi sotterranei del semi-bastione occidentale di S. Caterina un moderno e sbalorditivo Museo virtuale dedicato al “Santuario dei Cetacei”, che si estende nel Mar Ligure tra Livorno, la Corsica e Marsiglia, con Savona al centro di quest’importante area protetta da recenti trattati internazionali;

le linee guida proposte dalla Consulta Culturale Savonese per il recupero e la valorizzazione delle aree ex-Italsider comprese tra la Fortezza e il mare (fascia di rispetto attorno a tutta la Fortezza alla quota attuale del terreno, recupero del Fossato di Levante ad area verde alla sua quota originaria, percorso pedonale e ciclabile sul fronte-mare del Priamàr dai giardini del Prolungamento alla Darsena Vecchia, ritorno al mare su parte delle aree ex-Italsider: il recupero dell’insenatura di Levante, tra la Fortezza e il mare).

Alle 16,45 inizierà poi un dibattito pubblico sul tema: “Priamàr: quale futuro?”.
Sono preannunciati numerosi interventi di cittadini, associazioni ed esperti.
Le discussioni e il dibattito di sabato verranno tenuti a conclusione della precedente giornata che il Comune e le associazioni della Consulta avevano dedicato al Priamàr lo scorso 12 novembre: si spera che le proposte e le idee che saranno presentate possano dare un notevole contributo al definitivo recupero del Priamàr alla Città. Gli interventi delle due giornate dedicate al Priamàr (12 novembre 2010 e del 22 gennaio 2011) saranno raccolte negli “Atti del Convegno”, che il Comune di Savona provvederà a stampare.

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