Sport - 07 gennaio 2011, 12:58

Calcio, il Capitano degli striscioni: "Sta a noi superare gli ostacoli"

Intervista fiume con Paolo Ponzo, il capitano del Savona che prima di rituffarsi nel campionato suona la carica per i suoi

Calcio, il Capitano degli striscioni: "Sta a noi superare gli ostacoli"

Il capitano di una squadra resta sempre il Capitano, capace di infondere coraggio e armonia nella truppa quando, dopo la partita, sciolta la tensione agonistica al rientro, si lascia andare in battute, ricordi, progetti. Il Capitano è leader silenzioso ma costantemente presente, attento osservatore, rispettoso dei compagni e dell’avversario, amante del calcio inteso nella sua essenza di gioco e di principi. Ce ne sono pochi di calciatori così e uno di questi è Paolo Ponzo. Al giro di boa di questa stagione è proprio con il Capitano biancoblù che facciamo il punto della situazione:

“Dopo la cavalcata vittoriosa dello scorso anno quest’anno siamo passati al gradino più alto, nel mondo dei professionisti. Credo ci sia stato grandissimo impegno da parte della società per essere pronti ad affrontare questo campionato con ambizione ed entusiasmo. Qualche errore può essere stato fatto ma sempre in buona fede. Abbiamo passato questa prima parte di campionato vivendo diverse vicissitudini e con qualche alto e basso di troppo. La squadra non sempre ha dimostrato continuità di prestazione, al di là dei risultati che poi alla fine sono
sempre una conseguenza. Allo stesso tempo credo che si debba sempre riuscire a guardare la situazione con ottimismo, apprezzando la volontà e l’impegno della squadra e della società nel suo complesso. Il mio invito ai tifosi è quello di stringersi intorno alla squadra in questo momento: quella dell’anno scorso è stata un’annata irripetibile e tutti lo devono sapere. Detto questo, non ci sono alibi, noi abbiamo il dovere di lavorare sempre per ottenere il meglio avendo la certezza di poter guardare tutti negli occhi: perché se li abbassi quando esci dal campo vuol dire che c’era qualcosa che potevi fare e non l’hai fatto”.


Le ultime partite hanno visto la squadra in ripresa, cosa serve al Savona per uscire del tutto da una situazione di stasi, di risultati che stentano un po’ ad arrivare?

“Solo e sempre attraverso il lavoro e dando a ossigeno a quella fiammella che io a luglio avevo chiamato entusiasmo che è una cosa fondamentale, lo ribadisco. La squadra trasmette sempre dei messaggi. Verbali e soprattutto non verbali: questi devono essere positivi ecco la responsabilità che ha una squadra. Quando si dà tutto il risultato è relativo! I tifosi ma parlo dei tifosi veri, quelli che ci seguono sempre in casa, in trasferta, quelli che soffrono sul campo, devono capire i momenti: nel calcio la reazione causa-effetto non è così automatica da poter
dire - se spendo 10 vinco, se spendo 1 non vinco-. Secondo me dovrebbero apprezzare la società che ha fatto di tutto e di più e anche la squadra che sta lavorando per crescere e migliorare”.

Come stai vivendo il tuo ruolo in questo momento?

"Il mio ruolo è lo stesso, io sono così nelle vittorie e nelle sconfitte: non sono un grande chiacchierone, mi piace ascoltare e osservare e mi auguro di riuscire a trasmettere qualcosa di me e della mia esperienza proprio come gli altri fanno con me. Stiamo lavorando e sfruttando questo periodo come fosse un mini ritiro e potremmo anche inventarci di fare un campionato che dura solo un girone dando il massimo…”.

Delle squadre che hai visto quale ti ha impressionato?

“La Tritium, non mi ero sbagliato all’inizio della stagione. L’avevo messa tra le favorite con Vercelli e Pro Patria…”.

Ecco, la Pro Patria: una società decisamente instabile in questo momento eppure una squadra che scende in campo e riesce sempre a dare più del massimo riuscendo anche a ribaltare dei risultati…

“È la squadra che va in campo. Una società sana e organizzata è fondamentale perchè ti da modo di fare dei progetti e lavorare con fiducia. Però se si è Squadra in campo si vede indipendentemente dalla società”.

È ora di tornare ad allenarsi, dobbiamo salutarci…

“Allora chiudiamo con l’invito a tutti noi, alla squadra, a me per primo, alla società e a tutti quelli che sono intorno al Savona a sorridere un po’ di più, smettendo di vedere tutte le cose come dei problemi insormontabili. Ci sono degli ostacoli, è vero ma fa parte del gioco, sta a noi essere bravi a superarli!”.

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