Filippo Marino, consigliere comunale del Pdl a Savona che ha aderito a Futuro e Libertà, si è dimesso dal suo incarico in Consiglio comunale. Le dimissioni sono state formalizzate nel corso del Consiglio comunale di ieri, martedì 14 dicembre.
Queste la parole del il consigliere provinciale Pdl, Santiago Vacca in merito a queste dimissioni: "Saluto l'amico Marino che lascia ufficialmente il PDL per approdare a questo nuovo movimento che ancora deve trovare la sua dimensione di partito non avendo ancora ottenuto la dovuta legittimazione dal voto popolare ma formato da eletti sotto il simbolo del PDL e gli auguro di riuscire a trovare finalmente una sua dimensione. Devo però correggere le sue dichiarazioni sul PDL savonese, il coordinamento provinciale, del quale fino ad ieri faceva parte, non si è sciolto anzi si è recentemente riunito in sede a Savona con i coordinatori cittadini venerdì 3 dicembre per organizzare la presenza savonese per la manifestazione della mattina dell' 11 dicembre nel palazzo ducale, Marino forse era impegnato ad organizzare quella del pomeriggio. Il PDL da Savona ha organizzato 3 pulman e molti sono andati per conto proprio, portando la mattina ben oltre 200 savonesi, non sappiamo quanti hanno partecipato alla manifestazione del pomeriggio organizzata nella stessa sala... Mentre domenica i banchetti organizzati per dire "SI al governo Berlusconi", hanno raccolto, nelle dieci piazze dei principali comuni, oltre 2.000 firme. Ricordo anche le sue accalorate richieste di maggior democrazia interna ma anche le risposte ottenute, alcune da me, sulla testimonianza di quelli che come me provengono da una lunga militanza in Forza Italia che ricordano il periodo del Coordinatore Regionale Nan per l'assoluta carenza di incontri e di momenti di confronto democratico. Forse si confonde con i tempi lontani in cui militava nella DC o quando era vicino al Partito Popolare ora confluito nell'attuale PD. Gli ricordo che dalla nomina congressuale di Vaccarezza a coordinatore provinciale continuata dalla Gasco, che lo ha proposto (nonostante la mancanza di democrazia e dialogo interno) quale candidato del PDL nelle recenti regionali, ci sono stati momenti di confronto "mai visti" nelle epoche precedenti. Le nomine dei coordinatori cittadini sono state concordate, salvo qualche raro caso di profondi conflitti locali, con la base delle singole cittadine, lo stesso coordinamento provinciale del quale faceva parte fu frutto di un lungo lavoro di tessitura tra le varie componenti che rappresentano il PDL a livello provinciale. Sono certo che ora nel suo nuovo ruolo provinciale sotto la guida regionale di un esperto ex-parlamentare ed ex coordinatore regionale di Forza Italia, noto per la sua propensione al confronto democratico, si sentirà finalmente a suo agio e potrà finalmente mettere in atto tutte quelle azioni democratiche che a suo dire nei suoi confronti, nonostante la sua candidatura alle regionali ed il posto nel coordinamento provinciale, sono mancati".