Eventi - 14 dicembre 2010, 17:45

Roccavignale: alla scoperta del suggestivo presepe vivente

Il presepe rimane tradizionale nei suoi elementi portanti, ma nel contempo capace così di offrire al pubblico un legame nuovo con il presente

Roccavignale: alla scoperta del suggestivo presepe vivente

«Si inizia ai piedi della chiesa di San Martino, vicino alla sede della Pro loco. Qui la gente, avvertita dal suono dei tamburini, si riunisce in attesa dell’avvio della recita con le scena dell’Annunciazione e della visita a Elisabetta». Giorgio Zinola, responsabile del Presepe vivente di Roccavignale, ci guida fra le vie del caratteristico borgo di Strada, da sempre sede della sacra rappresentazione. L’evento inizia nella parte più alta della frazione, vicino alla chiesa di San Martino, sulla cui parete laterale, le sere della rappresentazione, verranno proiettate immagini suggestive legate al tema “Gli angeli di ieri e gli angeli di oggi”. «Un modo per rinnovare il presepe – spiega Zinola – che rimane tradizionale nei suoi elementi portanti, ma nel contempo capace così di offrire al pubblico un legame nuovo con il presente». Quindi, ci si addentra nell’antico borgo, fra botteghe artigiane, di antichi mestieri e con degustazioni di prodotti locali da acquistare con i talenti, uniche monete aventi corso legale. Lungo il percorso, riscaldato e illuminato dalla sola luce delle fiaccole, si arriva al rifugio dell’albergatore, nel cuore della borgata, poi alla seicentesca cappella della Madonna degli Angeli, scenario dell’incontro fra Erode e i Magi e dell’annunzio ai pastori, e infine alla Natività, ricavata in un antro naturale della facciata di una vecchia abitazione in pietra. Un percorso raccontato anche attraverso i colorati disegni proposti dall’arch. Giancarlo Benzi di Millesimo nel manifesto che pubblicizza l’evento per le serate del 22, 23 e 24 dicembre. «La partecipazione dei roccavignalesi al Presepe – conclude Zinola – cresce anno dopo anno, dato confermato anche dal numero in aumento di botteghe allestite. Quest’anno il Presepe compie 29 anni. Chi, all’inizio, si è lasciato coinvolgere nell’organizzazione da bambino, ora è padre. Si tratta di un evento che coinvolge diverse generazioni e va mantenuto in vita per le generazioni future. A volte si perdono collaboratori importanti. Quest’anno ricorderemo in particolar modo il compianto ex sindaco Claudio Bracco. Dobbiamo impegnarci anche per loro, per proseguire ciò che ci hanno lasciato in eredità, senza dimenticare di guardare anche al futuro, all’ingresso di nuova linfa che possa apportare iniziative e idee originali».

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