Politica - 03 dicembre 2010, 09:15

Albenga: Ciangherotti "Se il presidente della Provincia è presunto innocente"

Più che mai, ora, in questo processo sulla raccolta delle firme, va ricordato il principio costituzionale della presunzione di innocenza, mentre il PD savonese per dare fiato alle trombe, non essendo in grado di muovere alcuna censura all’operato amministrativo di Vaccarezza, ne chiede avventatamente le dimissioni

Albenga: Ciangherotti "Se il presidente della Provincia è presunto innocente"

Eraldo Ciangherotti, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga interviene sul rinvio a giudizio del Presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e di altri 10 esponenti del Pdl:

“Conosco da una vita personalmente sia Angelo Vaccarezza sia gli altri esponenti politici del PDL, per i quali è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio nell’indagine sulla presunta raccolta di firme false per le elezioni provinciali del 2009. Nessuna richiesta della Procura potrà scalfire la mia stima che ho per loro che hanno dimostrato sul campo di essere amministratori onesti e capaci”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga, commentando la nota della direzione provinciale del Partito democratico sul caso firme false del Popolo della Libertà, raccolte durante le ultime elezioni provinciali di Savona.

Continua l’Assessore Ciangherotti: “L’inchiesta riguarda una fattispecie complessa (come lo è, in particolare l’imputazione di concorso avanzata nei confronti del Presidente Vaccarezza) ed allora mi chiedo: Come mai alla direzione provinciale del Pd di Savona non usano la stessa prudenza usata in casa DS, quando Massimo D’Alema era stato indagato per finanziamento illecito accertato, nel processo a proposito di 20 milioni di lire in nero versatigli nel corso di una cena dal boss delle cliniche Francesco Cavallari, legato alla Sacra corona unita? Reato, questo, poi, successivamente caduto in prescrizione).

Prosegue Ciangherotti: “Senza dimenticare che sull'attuale presidente del Copasir la Procura di Milano sta ancora vagliando la sua posizione nell’ambito delle indagini sulla scalata dell’Unipol alla Bnl di Consorte nell’estate del 2005; infatti il gip Clementina Forleo, che ipotizzava un suo concorso nell’aggiotaggio di Consorte, ha trasmesso gli atti alla Procura, sostenendo che non è necessario il permesso del Parlamento europeo per usare nei suoi confronti le famose intercettazioni telefoniche. Più che mai, ora, in questo processo sulla raccolta delle firme, va ricordato il principio costituzionale della presunzione di innocenza, mentre il PD savonese per dare fiato alle trombe, non essendo in grado di muovere alcuna censura all’operato amministrativo di  Vaccarezza, ne chiede avventatamente le dimissioni”.

“Attendiamo, quindi,  con serenità il vaglio del Tribunale e rinnoviamo ancora una volta la piena fiducia ad Angelo Vaccarezza e alla squadra dei politici della PDL della provincia di Savona.
Siamo certi poi, senza alcuna presunzione, che Angelo Vaccarezza, come Roberto Schneck insieme agli altri politici indagati, usciranno assolti da ogni tipo di addebito”. Conclude Ciangherotti.

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