"L'idea di uno sciopero generale per favorire l'ampliamento di Tirreno Power e la costruzione della piattaforma Maersk è sbalorditiva. Ancor più sconcertante è che tale sciopero non sia indirizzato contro gli industriali e i governanti,ma contro comitati e ambientalisti che si oppongono a tali funeste opere. Non è uno sciopero per l'occupazione,poichè si tratterebbe solo di posti precari per costruire le due fantomatiche opere,dopodichè si potrebbero forse sommare qualche decina di posti tra tutte e due. Troppo pochi per investimenti così pesanti.E per questo la Confederazione Cobas dice no ad entram be,anche se non fossero strutture micidiali per la salute e la vita delle persone,sarebbero da respingere egualmente.La piattaforma Maersk è stata respinta in una regolare consultazione indetta dalla giunta Giacobbe.La democrazia popolare deve essere rispettata.I cittadini vadesi non vogliono la piattaforma e quindi Maersk tenterà in un'altra zona(magari Trieste-Monfalcone).Per concludere,non esiste il capitale cattivo e il capitale buono,ma i lavoratori devono combattere i loro avversari ed evitare forme dete- riori di localismo che rovinano le loro lotte .La salute non si vende.Gli operai non hanno nulla da perdere e un mondo da guadagnare", lo scrive in una nota la Confederazione Cobas Savona