Andora: Floris "per il Santuario dei Cetacei "investirò" l'Anci"

"La convenzione tra gli Stati italiano, francese e del Principato di Monaco esiste, ma nessuno mette in pratica regolamenti e ordinanze che possano davvero fare rispettare il Santuario dei Cetacei". E' il grido d'allarme di Franco Floris, sindaco di Andora da sempre impegnato nella difesa di balene e delfini e più in generale del mare e dell'ecosistema. A undici anni di distanza dalla sua istituzione il sindaco, anche in qualità di membro della commissione ambiente dell'Anci, ha deciso di alzare la voce e fare pressione sul ministero dell'Ambiente e quindi sul Governo italiano perché la convenzione non resti altri undici anni sulla carta. "Come commissione chiederemo un intervento mirato e deciso sul nostro Governo perchè i regolamenti e le ordinanze introdotte nella convenzione vengano messe in pratica-dice Floris-ora è arrivato il momento di agire. Ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni. Il nostro Governo sarà "investito" dall'Anci di questo problema che non riguarda solo Andora, ma tutti i Comuni costieri dell'Alto Tirreno, quindi della Toscana e della Liguria".

Floris chiede anche il ripristino dell'agenzia di controllo internazionale "fondamentale per far rispettare le ordinanze e controllare la disciplina già prevista nella convenzione del Santuario. Oggi non esiste questa figura e le nostre Capitanerie di Porto, da sole, non possono fare molto. Occorre invece sensibilizzare anche gli altri Governi e autorità preposte, francesi e monegasche, perché venga istituita una sorta di Onu delle balene. Solo con questa iniziativa davvero si potrà passare dalla teoria alla pratica e non far trascorrere inutilmente altri undici anni".