LE EMAIL ALLA REDAZIONE - 19 novembre 2010, 12:38

Savona:plagio e stalking, molti anticipi e particolari

Questa storia è realmente accaduta in provincia di Savona

Savona:plagio e stalking, molti anticipi e particolari

Non sempre, chi commette  plagio e in seguito stalking, è una persona in perfetta salute fisica e mentale, ma può benissimo accadere che a fare un’azione di terribile plagio su di una giovane donna sia un paraplegico o tetraplegico, che con un egoismo terribile costringe una donna a essere praticamente sua schiava plagiandola. 

Forse sarà un tabù difficile da spezzare, ma dobbiamo renderci conto che questi fatti sono più frequenti di quanto pensiamo e dobbiamo aprire gli occhi alle giovani donne la cui compassione umana e cristiana potrebbe essere csambiata per debolezza o per propensione alla schiavitù.

Questa storia è realmente accaduta in provincia di Savona.

Una ragazza, di circa 18 anni, perfettamente normale ed intelligente, mossa dalla compassione umana e cristiana si avvicina ad un grave disabile in quale in modo molto sottile e scaltro la convince ad abitare presso di lui. La poveretta lo cura, lo accudisce, lo segue in tutte le sue situazioni saniatarie, prende addirittura il diploma infermieristico, dorme presso di lui e lo veglia, abbandona la sua famiglia per accudire questo disabile.

Dopo circa 13 anni di “servizio totale ed incondizionato “, dopo aver donato la sua giovinezza a questo soggetto disabile peraltro economicamente abbiente , la ragazza inizia a guardarsi attorno e decide di sciegliere la libertà, si innamora di un giovane ed inizia a frequentarlo.

Il paraplegico sentendosi sfuggire la preda dalle sue grinfie, inizia tutta una fase di un pesante stalking nei confronti della ragazza, piange e la offende,alterna comportamenti violenti a altri tesi ad ottenere pietà, le instilla dei terribili sensi di colpa, la accusa di volerlo abbandonare, di volerlo fare morire, la tempesta di messaggi, di telefonate a tutte le ore del giorno e della notte.

Nel frattempo la ragazza per sfuggire ai tremendi sensi di colpa creati molto astutamente dal disabile, entra in analisi per rimediare ai guasti e alla sofferenza accumulata in 13 anni di plagio continuativo e progressivo. Il disabile diventa sempre più aggressivo quando si rende conto che la poveretta sta diradando le visite al suo domicilio.

Giunge al punto di sputarle in faccia nel corso di una delle sua visite compassionevoli e pietose. Il paraplegico ha degli amici – complici, che per assecondarlo, arrivano al punto di eseguire le sue scellerate azioni : egli sempre più preda dell’odio e dell’abbandono a sua opinione ingiusto che non riesce a metabolizzare, fa recapitare alla povera ragazza degli scatoloni con dentro oggetti e vecchi regalini che possano rammentare alla poveretta gli anni trascorsi a curarlo.

E’ una azione terribile, uno stillicidio che in continuazione provoca dolore e sensi di colpa nella psiche della ragazza, colpevole solo di essersi innamorata di un altro e di voler gestire da sola in prima persona, finalmente, la propria vit in modo autonomo. Lei vuole solo farsi una famiglia, ma il soggetto che la perseguita senza sosta che deve, vuole e desidera vivere di assistenzialismo totale ed incondizionato non ci sente assolutamente.

Nonostante le minacce, le telefonate, gli amici – complici, la ragazza decide di sposarsi. Per il disabile è una mazzata terribile, folle di rabbia, la chiama e minaccia di presentarsi al rito del matrimonio, in Chiesa per creare turbativa, la poveretta è costernata, le vengono guastati i migliori momenti della  sua vita…comunque il soggetto non si presenta al matrimonio, tuttavia nel corso del viaggio di nozze, continua a fare stalking telefonico verso la coppia che dovrebbe avere diritto ad un po di pace….

Questa storia è purtroppo e tristemente vera..i personaggi realmente esistenti, e a tuttoggi il disabile non demorde,  aiutato e supportato dai suoi parenti che non comprendono al gravità del reato, continua a molestare la poveretta.

Roberto Nicolick

 

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