IL PUNTO DI MARIO MOLINARI - 16 novembre 2010, 23:00

LAMPIONI D'ORO a Celle: € 44.220 Euro per due affari. Spenti.

Dopo una settimana di silenzio, con tira e molla di conferme e smentite, il Comune di Celle ha finalmente prodotto il documento che conferma il prezzo pagato per i due lampioni fantasma che svettano nel buio della Via Aurelia tra Celle e Varazze

LAMPIONI D'ORO a Celle: € 44.220 Euro per due affari. Spenti.

Il punto di ieri lo sciviamo oggi. E i motivi sono più d'uno. Il groviglio, innanzitutto.

La scorsa settimana ci eravamo occupati di un paio di tratti delle passeggiate a mare di Celle Ligure (comune certificato ISO 14001).

I lavori della tratta di passeggiata nei pressi di Albisola sono in ritardo di oltre un anno, e tuttora in corso. Quelli della tratta a levante di Celle sono "completati" ed includono un oggettistica a dir poco onerosa come cestini, fontanelle, lampioni e maxilampioni. In particolare DUE di questi sono quotati dal listino del fabbricante ad € 13.480 cadauno + IVA. Il problema - tra gli altri - è che questi megalampioni sono… normalmente spenti.


http://www.savonanews.it/2010/11/09/leggi-notizia/argomenti/il-punto-di-mario-molinari/articolo/EUR-13480-per-un-lampione-iva-esclusa.html


La notizia ha destato un certo scalpore nonostante il quale il Comune di Celle non ha ritenuto necessario nonostante le sollecitazioni scritte, esprimere alcuna posizione ufficiale, fino a ieri.

A farsi viva in settimana, invece, la rappresentanza Italiana della "Santa & Cole" il fabbricante dei pregiati complementi d'arredo, che giustamente fa il suo lavoro specificando oltre alle qualità dei prodotti, anche il fatto che sia normale - anzi previsto - che certe torri di illuminazione, come quelle installate a Celle un paio di anni or sono, formino uno strato di ruggine che proteggerebbe il particolare acciaio con il quale sono forgiati.

Benone.

L'inchiesta, più che sulla ruggine o sulla qualità intrinseca dei lampioni che - al momento - non è in discussione, ragionava sulla semplice opportunità di collocare due lampioni - per una spesa di 60 milioni di vecchie lire - per poi lasciarli normalmente spenti a non illuminare uno spazio della passeggiata a mare destinato sulla carta, a spettacolini e piccoli eventi (vista l'esigua capienza)
Sempre in settimana un nostro affezionato Lettore che ci segnala un filmato pubblicato su LiguriaMagazine che mostra l'opera aappena compiuta, con tanto di lampioni.

Vedere su: http://www.liguriamagazine.it/?p=2671

Se questo filmato sia frutto dell'iniziativa di un privato o sia stato viceversa commissionato / pagato, al momento non è dato di sapere.


Jingle.


Nonostante il silenzio del Comune di Celle Ligure, il gruppo Consiliare Futuro Oggi ci metteva al corrente di quanto segue:


"Gruppo Consiliare FUTURO OGGI - Comune di Celle Ligure

- Al Sindaco di Celle Ligure
- All' Assessore ai LLPP (lavori Pubblici) 
e p.c. - a Mario Molinari giornalista di Savona News



Oggetto: Passeggiata di Levante: ammaloramento e costi arredi.



"In seguito all'articolo apparso martedì 9 novembre sul giornale web Savonanews sulla Passeggiata di Levante a firma del giornalista Mario Molinari, alcuni Cittadini ci hanno formulato richieste di chiarimenti sui costi sostenuti dal Comune per quanto riguarda gli arredi urbani, già gravemente ammalorati dalla ruggine nonostante l'inaugurazione della Passeggiata di Levante sia recentissima, in quanto avvenuta poco più di un anno fa, a maggio 2009. 

Per rispondere adeguatamente a questi nostri Cittadini il Gruppo Consiliare Futuro Oggi chiede all' attuale sindaco e all'assessore Caterina Mordeglia, assessore ai Lavori Pubblici sia dell'attuale che della passata amministrazione (che ha deciso e realizzato l'opera), una esauriente relazione sull'arredo urbano utilizzato, se i prezzi pagati per questi materiali fossero in linea con i prezzi di altre ditte, se esiste una garanzia che copra il precocissimo deterioramento dei materiali utilizzati; chiede inoltre che in tale relazione vengano raffrontati, con tabella, i prezzi presenti sul listino all'epoca dell'acquisto, gli eventuali sconti applicati e i prezzi presenti nel computo metrico estimativo dell'opera e quindi pagati dal Comune. 

Inoltre, non dovesse esistere garanzia, chiede come intende muoversi il Comune per la sostituzione degli arredi ammalorati e da quali capitoli di spesa ritiene di attingerli.

Chiede inoltre copia del computo metrico estimativo dell'intera opera.



Augurandoci che per la Passeggiata di Ponente, attualmente in costruzione, vengano scelti materiali non deperibili dalla salsedine e con prezzi più consoni alla situazione economica più volte richiamata dallo stesso sindaco, in attesa di cortese e urgente risposta, porgiamo cordiali saluti.



Per i Consiglieri del gruppo Consiliare Futuro Oggi,

il Capogruppo Carla Venturino"

Jingle.

Poi finalmente, dopo una settimana, riceviamo l'agognato comunicato stampa del Comune di Celle Ligure , in due parti. La prima è una sorta di "intro" semibreve che dice:

" In relazione a quanto apparso su Savona News rispetto ad alcuni problemi riguardanti il Comune di Celle Ligure, si trasmette in allegato la nota tecnica redatta dall’Ing.Enrica Bonorino, Responsabile del Servizio Lavori Pubblici e manutentivi e Ambiente, riguardante i lavori della passeggiata lato Albisola, ove emergono i motivi per i quali vi è stata una dilatazione dei tempi sia nei lavori della passeggiata lato Varazze che sul lato Albisola

Nella relazione si evidenziano appunto i dati tecnici dei lavori eseguiti, a cui debbo fare ulteriori due precisazioni:

- Sul lato Albisola purtroppo il lavoro da parte del nostro Comune  terminerà entro fine anno, però il tratto di passeggiata resterà poi incompiuta finché non sarà completato il tratto di pertinenza del Comune di Albsiola Superiore, ente che da tempo avrebbe dovuto dare il via ai lavori, trattandosi dello stesso finanziamento erogato per completare i lavori tratto Ponente. Si auspica che i lavori per la passeggiata lato Albisola Superiore vengano completati entro il 2011.

- Per quanto riguarda la passeggiata tratto Levante è nostra intenzione proseguire oltre la Passeggiata Pertini con la realizzazione di una passeggiata ciclabile e pedonale che possa raggiungere, tramite l’ex galleria del treno, l’area del porto di Varazze.

In ultimo, relativamente alle osservazioni avanzate in merito alla pista ciclabile esistente, è intenzione dell’Amministrazione Comunale procedere alla eliminazione della stessa nel quadro di una rivisitazione viabile della zona."

Jingle. TRE notizie su Celle!

1) - la polemica con il Comune di Albisola Superiore sulla mancata "interconnessione di passeggiate"

2) - L'intento di proseguire la passeggiata cellese verso Varazze, cosa alla quale il Comune di Varazze pare invero assai poco interessato, vista la lunghezza delle gallerie e il poco frumento.

3) - L'eliminazione della mitica pista ciclabile più corta del mondo di fronte alla cicli Olmo. Sempre soldi pubblici, sia per farla che per disfarla. Ma tant'è.

Segue poi nel secondo agognato allegato tutta la spiegazia titolata:
"Note su osservazioni apparse su Savona news del 9.11.2010"

Non è breve né sintetico e pubblicarlo per intero pare molto, ma relegarlo in un allegato .pdf non pare rispettoso del lavoro di una settimana dell'Ing. Enrica Bonorini, responsabile dei Lavori Pubblici del Comune di Celle (certificato ISO 14001). Una settimana di lavoro lo ha precisato lei stessa.

Quindi andiamo:

"Al fine di precisare alcune affermazioni e deduzioni apparse sul quotidiano Savona News si riporta quanto segue:
Passeggiata di Levante
(di Celle Ligure, n.d.r.)
 

- Le torri faro installate sulla passeggiata di levante rivestono particolare pregio artistico e architettonico (1). Sono frutto di studiate scelte architettoniche del progettista Arch. Marco Ciarlo in modo da esaltare lo spazio destinata a attività di intrattenimento dell’area sottostante. Sono state condivise  dall’Amministrazione Comunale oltre che per l’elevato pregio architettonico, proprio per la loro economicità e durabilità.


Si precisa infatti che inizialmente le torri faro, previste in progetto, costavano circa 25.000,00 € cadauna. (SIC, n.d.r., dichiarazione poi smentita dallo stesso comune di Celle)


Sono realizzate in acciaio cort.en ovvero un particolare tipo di acciaio brevettato dalla United Steel Corporation U.S.S. nel 1999 ormai utilizzato in numerosissime applicazioni grazie alle sue principali caratteristiche di elevata resistenza alla corrosione e elevata resistenza meccanica.
L’acciaio cort.en durante l’esposizione allo stato puro (non pitturato) si riveste di una patina uniforme e resistente (quella che se vista da occhi poco attenti e inesperti viene definitiva ruggine), costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, che serve per proteggere la struttura. (2)

Questo rivestimento apparentemente assimilabile a ruggine, oltre a costituire una valida protezione contro l’aggressione degli agenti atmosferici conferisce al prodotto possibilità di soluzioni estetiche e cromatiche. (Quali? n.d.r.)
Per quanto riguardo la scelta e l’accettazione dei materiali sono compiti della Direzione Lavori sulla base di un capitolato, approvato tra l’altro in sede di conferenza dei servizi e comunque secondo il gusto estetico e personale di coloro che sono stati individuati come progettisti.  I cataloghi di tutti i materiali da costruzione sono ormai da tempo disponibili on line sui siti web delle Ditte fornitrici per maggiore diffusione e consultabilità.
(3)

La piazzetta sulla quale gravano le torri faro non risulta assolutamente inutile, ma è stata utilizzata per tutto il periodo estivo per le varie manifestazioni organizzate nel territorio cellese e, ovviamente, le incriminate torri fari sono state accese solo in quelle occasioni per evidenti motivi di risparmio energetico. (4)

Il pregio artistico della passeggiata, che ha fatto si che venisse riportata come esempio sulle più importanti riviste nel settore dell’architettura (vedi Casabella agosto 2009), è proprio dovuto alla scelta di alcuni dettagli di arredo quali le succitate torri faro, la tipologia di punti luci,  le fontane, i tombini.  (5)

I rubinetti danneggiati saranno al più presto sostituiti (purtroppo non siamo ancora riusciti ad impedire in modo definitivo l’opera dei vandali sul nostro patrimonio). (6)

Non ci risulta che sull’Aurelia non vi sia illuminazione pubblica e la galleria fs in fondo alla passeggiata, chiusa per motivi igienici e di sicurezza, non risulta essere in cattive condizioni conservative." (7)

Sette le note:


1) un particolare pregio architettonico, che resta opinione degli stanzianti
2) la ruggine provvidenziale e protettiva
3) Ribadiamo, non ci è voluto poco per ricavare i prezzi di listino dei prodotti Santa & Cole, che tanto popolano il savonese (mail alla mano)
4) Risparmio energetico. Dunque perché si lascia acceso tutto il resto della passeggiata, salvo le numerose lampade nel frattempo saltate e non sostituite?
5) Speriamo di aver capito male il carpiato: si spendono fortune per arredi urbani per finir su riviste di settore con le quali vantarsi di aver ben speso per gli arredi urbani stessi?
6) Sfugge forse che UN rubinetto è GIA' stato sostituito con uno barocco in ottone da ferramenta (e siano benedette le ferramenta). L'altro manca del tutto, forse per parsimonia e/o risparmio energetico…?
7) A noi purtroppo risulta eccome, come da foto realizzate non più tardi di ieri sera. Non sarà anche questo risparmio energetico?

Poi il documento prosegue con il capitolo: "Passeggiata di Ponente"
che narra tutti i possibili perché delle catene di ritardi che gravano sui lavori. E' una storia nella storia:


"Per quanto riguarda i lavori di risanamento e riqualificazione dell’ex sede della ferrovia nel tratto di ponente si fa presente che per il progetto complessivo approvato e appaltato distribuiva le risorse economiche a disposizione, derivate dal risarcimento dei danni subito Haven, su 4 aree di intervento:  Capo Torre, Punta Celle, Roglio e San Bastian; questo per massimizzare i benefici sul territorio comunale delle risorse a disposizione, che inizialmente erano previste per il solo tratto di Capo Torre.


Il progetto realizza in tal modo, l’anello di congiunzione tra la passeggiata di Albisola Superiore (si fa notare che i lavori per quest ultima derivanti dallo stesso finanziamento non sono praticamente ancora iniziati) e la passeggiata di Celle Ligure lungo la via Aurelia,  un nuovo tratto di belvedere a Punta Celle, sistema illuminazione e marciapiedi a Roglio e risolve con la nuova passerella un problema di sicurezza dei pedoni a San Bastian.


Un appalto distribuito su 4 zone presentava oggettive difficoltà organizzative che ancorchè prevedibili e previste hanno poi giocato un ruolo importante una volta verificatesi le interferenze di seguito descritte.


Vale inoltre la pena sottolineare che le varianti e migliorie successivamente apportate al progetto in fase di esecuzione si sono svolte senza aumento di costo (o con diminuzione di spesa da parte dell'impresa? n.d.r.) per l’Amministrazione e che restano all’interno del quadro economico di progetto.

> La consegna dei lavori è stata effettuata in data 10 Settembre 2008 per tutte le aree di intervento ed il tempo previsto da contratto per l’ultimazione dei lavori era di giorni consecutivi 365 decorrenti dalla data del verbale pertanto  entro il  9 Settembre 2009.


> In data 27 Maggio 2009 si concedeva all’impresa una proroga motivata da:


- problemi di interferenze con altra ditta operante per conto dell’acquedotto di Savona nella zona di Capo Torre e parziali danneggiamenti da parte della stessa ditta di opere già ultimate;


- interferenze con le proprietà private sul limite della zona di cantiere nella zona di Capo Torre


- lavorazioni eseguite dall’Impresa in prossimità delle aree di intervento a San Bastian per conto dell’Amministrazione Comunale e piccole interferenze con privati ed attività commerciali della zona San Bastian


 La proroga concessa era di 60 giorni naturali e consecutivi e  pertanto il termine ultimo per la fine dei lavori era fissato al giorno 7 Novembre 2009.
 

All’inizio di Novembre 2009 l’appaltatore (FV appalti e costruzioni che fa capo al savonese Vittorio Ferro ma ha sede a Roma, n.d.r.)  ha proposto ad Amministrazione Comunale e alla DL (direzione lavori, n.d.r.) una nuova tecnologia costruttiva per la rampa di Capo Torre e contestualmente alla richiesta formale di variante tecnica richiedeva una sospensione dei lavori per poterne sviluppare tecnicamente la progettazione.

L’ Amministrazione e DL, ritenuta migliorativa la proposta soprattutto dal punto di vista manutentivo,  si sono dichiarati disponibili ad accogliere la nuova soluzione a condizione che questa non producesse aumenti di costo e che fosse compatibile con l’impostazione generale del progetto. Per tale motivo è stata concessa una sospensione dei lavori fino al 26/2/2010 ovvero per l’elaborazione della variante tecnica


In data 1/3/2010 esaminato il progetto dell’appaltatore con la nuova soluzione tecnica per Capo Torre, si stabiliva in 150gg il tempo per la realizzazione della nuova soluzione fissando il nuovo termine ultimo al giorno 28/7/2010

Nel frattempo l’amministrazione aveva stabilito di eseguire una serie di opere di completamento e finitura  per le quali veniva redatta apposita perizia e le succitate lavorazioni della perizia di completamento hanno richiesto specifiche tempistiche anche per la necessità di coordinarsi con soggetti terzi.

Nella zona di Punta Celle l'Amministrazione ha inoltre richiesto alcune modifiche all’illuminazione approvata ed appaltata al fine di rendere massimamente agevole la futura manutenzione. In particolare si è richiesto di eliminare le luci sottopanca previste dal progetto esecutivo e di sostituirle con sistemi di illuminazione su palo.
Inoltre visto che negli ultimi inverni si è assistito a mareggiate particolarmente violente, su proposta dell’appaltatore si è considerata l'opportunità di realizzare in acciaio parte della struttura principale per l'area di Punta Celle (appoggio al muraglione esistente) mantenendo in legno tutte le parti a vista.


Per risolvere tutte le succitate problematiche si è dunque convenuto con la Direzione Lavori e l'Appaltatore di procedere alla verifica di nuove soluzioni tecniche che richiedono un ragionevole tempo tecnico di elaborazione per produrre le necessarie verifiche per cui è stata concessa una proroga all’appaltatore fino al giorno 26/11/2010 attuale nuovo termine ultimo per l’ultimazione dei lavori. Preso atto comunque che le condizioni metereologiche dell’ultimo mese non hanno permesso grandi spazi per l’operatività in cantiere, si presume sarà necessario slittare la prevista ultimazione.


IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO LAVORI PUBBLICI, MANUTENTIVI E AMBIENTE, Ing. Enrica BONORINI"


Dunque, 25.000 Euro per i due lampioni, e una storia di ripensamenti e rinvii, tutta italiana.

Bene. Noi ieri la si pubblica integralmente, con marica ma per trasparenza, MA alle 15:50 arriva "la" telefonata dal Comune di Celle.

All'apparecchio (come si diceva negli anni '50) l'ing. Enrica Bonorino responsabile dei Lavori Pubblici di Celle Ligure, che ci fa presente che la spesa di 25.000 euro cada lampione da loro comunicataci non sarebbe esatta, ma sarebbe giusta la prima ipotesi di Savonanews.it / Catalogo e cioè 13.480 euro + iva per ciascuno dei due maxilampioni.

La spesa di € 25.000 si riferirebbe "all'idea dei progettisti di mettere due torri in acciaio bellissime di uno stilista famosissimo (...) e poi l'amministrazione per risparmiare le ha fatte cambiare e ha messo queste qua che sono molto decorative e sono apparse su tantissime riviste... costano un po' meno ma costano 13.000 Euro." (!)


Certo saranno stati fraintesi ed avremo noialtri interpretato male noi il documento allegato al comunicato stampa e pubblicato integralmente.
La telefonata prosegue pressapoco così:


- M.M., Domanda: Scusi, ma dov'è nel vostro comunicato il riferimento al prezzo di 13.000 Euro?
- E.B., Risposta: Probabilmente allora non l'ho precisato bene... il prezzo non è enorme...
- Domanda: beh, noi il prezzo pare ENORME. Perchè vostro comunicato non c'è menzione ai 13.000 Euro né al cambio in corsa delle torri faro?
- Risposta: Probabilmente non l'ho scritto. Mi sembrava evidente... Glielo devo riscrivere? Come possiamo correggere?
- Domanda: Ci mandi i capitoli di spesa così che si fughi ogni dubbio. O meglio le fatture stesse.
- Risposta: Eh, no. Perchè sono inserite in contabilità. Non le abbiam pagati direttamente noi, li abbiam fatte emettere da un impresa...
- Domanda: ok, e l'impresa quanto ve li ha fatti pagare? (i due lampioni, n.d.r.)
- Risposta: ...ha fatto pagare praticamente il prezzo che i progettisti hanno verificato...

Abbiamo perciò richiesto all' Ing. Bonorino di esser così gentile da farci pervenire a mezzo mail copia delle fatture.

Un'ora dopo, alle 16:50 di ieri, finalmente, salta fuori IL documento. Dunque… salvo errori ed omissioni la spagnola Santa & Cole ha sede a Barcellona, una filiale a Milano MA: i due "lampioni d'oro" sarebbero stati venduti da un'azienda di Cuneo all'impresa costruttrice di Finale Ligure che ha realizzato le opere.


Alla fine della fiera, forse, ce l'abbiamo fatta. Almeno a capire il prezzo esatto dei due "Lampioni d'oro": € 18.000 euro cadauno + Iva, e trasporto (€ 850 + Iva).

Totale: € 44.220 per due lampioni, normalmente spenti. Nel buio di un'illuminazione pubblica che sulla gloriosa Via Aurelia, lì, non c'è.

Come ieri sera (vedi foto sotto)come sempre, nonostante l'Ingegnere responsabile dei Lavori Pubblici di Celle si sia dichiarata convinta del contrario, in un'ulteriore telefonata che segue l'invio di questi ultimi documenti.

Ultime due battute dunque, visto che l'Ing Bonorino ha nel frattempo ricevuto l'imprimatur ufficiale del Sindaco Zunino a poter parlare col cronista, che le chiede, sfinito:

MM: Scusi, ma qual'è la logica che fa spendere 90 milioni di vecchie lire ad un piccolo comune per due lampioni due da tenere normalmente spenti?

La risposta occorrerebbe averla dagli architetti, e il fatto che sia il Sindaco che l'Ufficio Stampa mollino la situazione giornalistica nelle mani di un funzionario, fa si che non si opti per non girare troppo il coltello nella fiaba.

Anche perchè, nonostante le convinzioni dell'Ing Bonorino, la notte quella tratta di Aurelia tra Celle e Varazze zona piomba nel buio, tanto che a malapena si intravedono (molto a malapena) i due "Lampioni d'oro", spenti.

Per sincerarcene ci siamo recati sul posto ieri sera stessa, e ve lo confermiamo. Le foto sono qui sotto.

In UNA di esse, ritoccata, uno dei lampione da 18.000 euro, appena s'intravvede. In tutte le altre sono invisibili. limiti del iPhone forse, ma dell'occhio umano, pure.

 

 Ma se sull'Aurelia l'illuminazione pubblica è assente ci vien detto che è cosa della Provincia. E si riparte daccapo.

Già che siamo a Celle a controllare "l'oscurità che avvolge i "lampioni d'oro" in zona passeggiata, approfittiamo per percorrerne il tratto ricavato nella galleria ex FS riadattata senza risparmi e foderata in "guard rail" a tutta campata. Fuori non sta piovendo, dentro, un po' si. Qua e la, cestini della rumenta da € 1000 cadauno, sempre della Santa e Cole, in acciaio diciamo "inox".

Sotto la galleria / passeggiata, dei pannelli giogio scuro, vuoti. Forse si voleva giocare sul sapido kalambour "galleria d'arte" e farci delle esposizioni, chissà.

Sono circa le 19:00 la solitudine è totale, ma l'insieme, con quel che è costato, non è pessimo.

Ma forse abbiam parlato presto. Finisce la galleria e le sue luci, la passeggiata lato Celle prosegue, nel buio più totale. Si fatica a capire dove si poggiano i piedi, salco qualche chiarore fugace di qualche auto di passaggio. Qui l'illuminazione pubblica è quella dei fari, si. Ma delle automobili.

Ed eccovi la prova video, girata ieri (16/11/2010) senza pretese:

http://www.youtube.com/watch?v=KEi9anv12BM

Un' occhiata alle foto chiarisce ulteriormente la situazione nonostante luci costose ed ombre profonde, chiaramente certificate ISO 14001.


ilpunto@savonanews.it

 

 (Dedicato ad Emma, che non ha mai fumato né bevuto, vivendo in modo frugale e genuino. Un tumore al pancreas se l'è portata via la notte scorsa, a 68 anni. Che possa riposare nella Pace delle persone Buone.)

Mario Molinari

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