L’ex ministro delle Attività produttive Claudio Scajola è indagato per l’appalto del porto turistico di Impeia. Lo scrive oggi, in prima pagina, il Corriere della Sera. Secondo quanto riportato nell’articolo Scajola, indagato in concorso con l’imprenditore, Francesco Bellavista Caltagirone, ha favorito l’ingresso di quest’ultimo nella costruzione del porto. La Procura gli contesta di aver aggirato le normative sugli appalti pubblici ipotizzando quindi il reato di associazione per delinquere. Viene ipotizzato un intervento dell’ex ministro per creare una corsia preferenziale all’ingresso di Caltagirone nel progetto di realizzazione dell’approdo turistico, ingresso avvenuto cinque anni con l’acquisizione da parte della società Acquamare del 33 per cento del pacchetto azionario di Porto Imperia Spa e con la firma di un accordo con il Comune di affidare a quella società la costruzione dello scalo marittimo. La Procura in sostanza contesta che non sia stata indetta una gara pubblica per l’aggiudicazione dei lavori e che le trattative siano state condotte da Scajola. “Cercheranno di tirarmi dentro alla storia del porto di Imperia”, aveva confidato l’ex ministro ai suoi collaboratori quasi a voler preparare il terreno alla clamorosa notizia del suo coinvolgimento nell’inchiesta.