"Prendiamo atto della decisione del Tar, che conferma il fatto che Alstom ha sollevato dubbi legittimi sull’aggiudicazione della gara per la produzione dello Zefiro andata alla cordata Ansaldo/Bombardier. Accogliamo positivamente il fatto che il Tribunale amministrativo regionale, riconoscendo l’importanza della vicenda, abbia fissato al 18 novembre, l’udienza di merito. Continueremo a far valere il nostro diritto ad una competizione equa per la gara in questione". Dicono dalla direzione del gruppo Alstom in Italia, cui fa capo lo stabilimento di Savigliano (1200 dipendenti, uno dei siti produttivi destinati in caso di aggiudicazione della gara alla realizzazione di gran parte dei nuovi convogli) alla decisione del Tar del Lazio di aggiornare al 18 novembre (ma nel contempo di respingere la richiesta di sospensione) l’udienza sul ricorso presentato contro l’aggiudicazione della commessa di 50 treni ad alta velocità, per un valore di 1,54 miliardi di euro, al consorzio formato da Ansaldo-Breda e Bombardier.
"Alstom ricorda - precisa la direzione - che se l’azienda dovesse prevalere nel merito, il Tar potrebbe decidere varie misure, incluso invalidare qualsiasi contratto eventualmente firmato da Trenitalia con Ansaldo-Breda e Bombardier".
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