IL PUNTO DI MARIO MOLINARI - 28 settembre 2010, 09:50

Savona: la giornata del NO al carbone e delle proposte

Ben due conferenze stampa in città, ad un'ora di distanza, su Tirreno Power. Si annunciano clamorose novità.

Savona: la giornata del NO al carbone e delle proposte

Non una ben due conferenze stampa sul problema Tirreno Power stamane a Savona:

- La prima alle ore 11 presso la sala rossa del Comune di Savona dove il comitato Uniti Per La Salute presenterà una perizia inedita che confuterebbe molti degli aspetti migliorativi in relazione ad ambiente, salute ed emissioni novive, sostenuti nel progetto di ampliamento della centrale a carbone / metano di Vado Ligure

- La seconda, alle ore 12 presso la sede del Nuovofilmstudio di Savona, organizzata dalle associazioni ACLI ed ARCI per proporre la completa metanizzazione degli impianti di Tirreno Power, metodo che l'azienda, su preciso dettato dalla Regione Campania, ha già applicato alla conversione della centrale termoelettrica di Napoli - Levante, che oggi funsiona interamente a gas naturale per una potenza di 400 MW: la metà del SOLO GRUPPO A METANO DI VADO LIGURE, carbone escluso.

Resta da comprendere il motivo per il quale la centrale termoelettrica Vado Ligure / Quiliano, ove vigono medesime leggi e diritti alla Salute che a Napoli ci auguriamo, non debba adeguarsi, come TUTTE le altre centrali inserite in un tessuto urbano, ad una potenza di 400 / 500 MW a gas naturale, dopo una piena conversione degli impianti a questo tipo di combustibile, di gran lunga più pulito del carbone, ormai insostenibile.

Questo non accade solo a Tirreno Power per la centrale di Napoli - Levante: la stessa Sorgenia non vuol nemmeno sentir parlare di carbone nel suo sito web. Sorgenia SPA (gruppo CIR - De Benedetti) controlla Tirreno Power e produce "energia sensibile", ma non qui nel savonese, ha scelto il gas naturale per alimentare i suoi nuovi impianti di Termoli (770MW), Modugno (Bari, 800 MW) e Turano (Lodi, 800 MW) e Aprilia (Latina, 800 MW), tutti a gas naturale, tutti ben lontani dai centri abitati, e con una potenza pari a circa LA META' di quella di Vado Ligure.

Forse far valere consuetudini, tecnologie, buonsenso, e principi di cautela, vista la ricca dotazione zonale di indagini epidemiologiche mirate (nessuna) potrebbe essere una scelta civile, di progresso ambientale, di tutela dell'occupazione attuale oltre che della salute. Nè meno né più che altrove.

Entrambe le conferenze sono aperte alla cittadinanza

Vi terremo informati nel corso della giornata da queste pagine.


 

Mario Molinari

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