Attualità - 17 settembre 2010, 12:01

L'inchiesta di Savonanews.it Sono sicure le strade della Valbormida?

Dopo l'estate "calda" sulle provinciali, con molti incidenti anche tragici, i cittadini chiedono più sicurezza. Soprattutto in vista dell'inverno

Il tratto di strada dove ha perso la vita Giacomo Comparato

Il tratto di strada dove ha perso la vita Giacomo Comparato

Le strade della Val Bormida (e dell’entroterra, in generale) sono sicure? Sono in molti a farsi questa domanda, dopo la "calda" estate vissuta sulle provinciali: due diciassettenni coinvolti in tragici incidenti mortali, altri episodi con protagonisti vari automobilisti e, soprattutto, la consapevolezza che qualcosa sia necessario fare per cercare di ridurre il disagio degli utenti. “E’ una situazione inaccettabile, specialmente in primavera” dicono alcuni residenti di Mallare, residenti nella zona della provinciale 38 dove nello scorso mese di giugno ha perso la vita Nicholas Cappi, vittima di un frontale con un’automobile, “perché tutti gli anni la vegetazione cresce a dismisura nel letto del fiume, rendendo impossibile vedere oltre la curva. Ma non è soltanto questo: manca la linea di mezzeria, qui come su tutto il tratto di strada sino a Bormida”.

Un problema di non poco conto, quello della segnaletica orizzontale e verticale, che si affianca alle spesso non trascurabili problematiche per quanto riguarda il fondo stradale dissestato e la scarsa illuminazione notturna. Problemi che si riscontrano anche sul rettilineo della provinciale 15 che unisce Pallare a Carcare, dove soltanto due settimane fa ha perso la vita la giovane promessa del calcio Giacomo Comparato, schiantatosi con la sua moto da strada contro un mezzo pesante. E mentre qualcuno, anche tra i residenti di Carcare, tira in ballo come sempre la fatalità, è impossibile non notare ancora una volta, proprio sul luogo dell’incidente, la mancanza della linea di mezzeria tra le corsie. Una mancanza che suscita più che qualche perplessità, se si considera che proprio in questo tratto di strada, a 100 metri di distanza, si trova il piccolo monumento che ricorda la memoria di Manuela Irgher, altra diciassettenne che perse la vita in un incidente d’auto nel 2003.

“Di sicuro c’è che il problema esiste, impossibile negarlo”, aveva commentato dopo il tragico incidente di Nicholas Cappi Piero Giribone, sindaco di Mallare, “i problemi delle strade, e non solo qui a Mallare, sono sotto gli occhi di tutti. Io credo anzitutto che sarebbe il caso di smaltire tutta la burocrazia che è legata agli interventi: oggi, anche solo per tagliare l’erba sulla provinciale, i tempi di attesa per le risposte dagli uffici sono diventati insostenibili”. Ed è così che ora, dopo l’ennesimo incidente su un'altra provinciale, quella che unisce Calizzano e Bardineto a Loano e alla Riviera, accaduto secondo la vittima “a causa del dissesto stradale e della scarsa sicurezza nel tratto”, si inizia a parlare di denunce alle autorità, come reazione ad una situazione che avrebbe davvero bisogno di essere presa in analisi, specialmente in vista dell’inverno e della stagione fredda.

l.m.

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