Agricoltura - 11 settembre 2010, 11:43

Savona: in crescita i farmers market mentre crisi per i fast food

Aumentano gli acquisti diretti dai produttori

Savona: in crescita i farmers market mentre crisi per i fast food

Anche negli Stati Uniti le abitudini alimentari pian piano incominciano a cambiare e quello che sembrava impossibile si sta verificando infatti i fast food sono in crisi e la dimostrazione di questo è la messa in vendita del colosso statunitense Burger King.  Negli ultimi 10 anni sono aumentati negli Usa  i mercati degli agricoltori dove comprare prodotti locali di grande qualità alternativi ai menu che possiamo definire con il termine ’’globalizzati”.  Questo afferma la Coldiretti è molto positivo ed è una tendenza sostenuta sia da Obama che dalla sua amministrazione che hanno avviato numerose iniziative contro il cibo spazzatura, a favore di stili di vita sani e con chiare indicazioni per chi vende come  l’obbligo di indicare il conto delle calorie nei menu’ offerti da oltre duecento mila catene di fast food, ristoranti e take away previsto dalla riforma sanitaria. Tra le altri iniziative mediatiche per fare propaganda al cibo sano molti ricorderanno anche la moglie di Obama Michelle,  intenta a coltivare l’orto di fronte alla Casa Bianca nelle cui prossimità è stato aperto anche un farmers market per favorire l’offerta di cibi freschi e genuini provenienti dalla campagna.  In Italia le varie catene di fast food sono molto presenti in particolare nelle grandi città e riscuotono un certo successo, anche se i prodotti locali rimangono sempre la prima scelta rispetto a questi cibi standardizzati infatti il 54 % degli italiani continua a preferire i prodotti alimentari locali e artigianali secondo una indagine della Coldiretti. 

“Questo è un buon segnale ed investire nei farmers market che rispettano le regole di trasparenza nella formazione dei prezzi e di garanzia verso i consumatori di un apposito disciplinare,  che noi come Coldiretti chiamiamo “Mercati di Campagna Amica” è il futuro – ha affermato Marco Allaria Olivieri, direttore della Coldiretti di Savona". "Questa “vera filiera agricola” tutta italiana servirà per rafforzare e qualificare la nostra presenza sui mercati internazionali, questo è un modo per creare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini e, soprattutto, per valorizzare e distinguere il vero Made in Italy fatto di agricoltura italiana. E proprio in questa direzione stiamo lavorando a Savona, in collaborazione con le altre associazioni agricole, per la creazione di un “Marchio d’Area”  che identifichi e valorizzi le produzioni delle aromatiche con il territorio di appartenenza”.  

Secondo la Coldiretti si sta creando sempre più interesse per gli acquisti diretti dai produttori dove compra regolarmente l'11 % degli italiani e ben il 47 %  ha dichiarato di farlo almeno qualche volta durante l’anno. La spesa in cantine, malghe o frantoi per acquistare direttamente dai produttori vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità supererà nel 2010 i 3 miliardi di euro secondo la Coldiretti e coinvolge sessantatremila imprese agricole attraverso spacci aziendali, chioschi, bancarelle, sagre e oltre 500 mercati degli agricoltori di Campagna Amica. “L'acquisto di un alimento direttamente dal produttore – ha sottolineato il direttore della Coldiretti di Savona - è una opportunità per conoscere non solo il prodotto ma anche la storia, la cultura che c'è dietro a questi prodotti, un patrimonio che non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale ed oltre a risparmiare possiamo contare anche sulla genuinità dei prodotti". 

gemma siri

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