Eventi - 10 settembre 2010, 18:50

Albenga: una giornata per parlare delle antiche "Vie del Sale"

Albenga: una giornata per parlare delle antiche "Vie del Sale"

C’erano diversi comuni del comprensorio ingauno e del nostro entroterra fra i promotori della giornata internazionale di studio dedicata alle antiche vie del sale: Ortovero, Garlenda, Zuccarello, Cisano, Castelbianco, Ranzo, Vessalico, tanto per citarne alcuni.

La giornata si è svolta nello splendido complesso del nuovo Museo del Mare di Imperia Porto Maurizio: “ Si è parlato – dice Marino Finocchi. Sindaco di Castelbianco - di questo nascente consorzio fra 25 comuni, che interessa 3 province e due regioni e che si spera possa contribuire dare impulso al nostro comprensorio”. “Il convegno – dice Mariagrazia Timo, sindaco di Ortovero- ha messo l’attenzione sulle terre di passaggio, luoghi ricchi di stroia e segnati da borghi pittoreschi, terre di frontiera e dunque di scambi commerciali, culturali, linguistici, di tradizioni e di racconti favolosi”. La conferenza dedicata alle Antiche Vie del Sale e Strade del Mare è stata  organizzata all'interno della più grande manifestazione Vele d'Epoca.

Il convegno è stato organizzato da una Associazione di Comuni liguri e piemontesi, 25 enti pubblici che per la prima volta si sono coalizzati per valorizzare la propria terra partendo dalla loro storia, quella appunto di territorio di passaggio per il commercio del sale. Sorprendente la quantità di comuni coinvolti, guidati una volta tanto da sindaci coraggiosi e capaci di superare i confini amministrativi di province e regioni. L'iniziativa è patrocinata da tutti gli Enti Pubblici ed è finanziata dai 25 comuni, dalla Provincia di Savona, dalla Provincia di Imperia e dalla Comunità Montana dell'Olivo e Alta Valle Arroscia.

“ Si è trattato – ha detto il sindaco di Zuccarello Stefano Mai- di un importante momento di riflessione sulle grandi potenzialità che ha il nostro territorio. Il marchio delle vie del sale può essere un importante traino per commercio, turismo e cultura, per l'entroterra ligure ed il basso piemontese, con un occhio di riguardo alle produzioni agricole e gastronomiche tipiche”. Fino a domenica, sempre presso il nuovo Museo del Mare di Imperia Porto Maurizio, dalle 10 alle 23, i Comuni ed i produttori faranno bella mostra di sé nello stand allestito per il lancio del progetto: “Si tratta – dice il sindaco di Garlenda Giuliano Miele - di un importante progetto che vuole trovare stimolo da questo convegno nazionale organizzato nell’ambito degli eventi legati alle Vele d’epoca. Lo scopo era proprio quello di utilizzare una così grande ribalta per far conoscere a tutti alcuni importanti aspetti e tematiche legate alla vecchie vie del sale”.

Fra gli interventi più interessanti vi sono stati quelli del comandante Flavio Serafini, direttore del Museo Navale e storico della navigazione, di Annamaria Santangelo, Pier Maria Giusteschi, Tiziano Mannoni, Anna Arnaldi e Francesco Ammirati. In occasione dell’annuale “kermesse” velica dedicata alle signore del mare è stato organizzato questo interessante convegno di carattere storico e scientifico dedicato allo studio delle vie del Sale che ha avuto lo scopo di far conoscere oggi, partendo dalle antiche rotte commerciali dalle grandi saline del Mediterraneo, i suggestivi percorsi dell’entroterra imperiese, savonese e del Piemonte. Queste vie, oggi al centro di una notevole riscoperta turistica, erano i canali attraverso cui per secoli l’oro bianco, il sale, raggiungeva il Nord Italia e l’Europa. “Speriamo che questo convegno sia la prima tappa di una lunga serie di iniziative ed appuntamenti attuati dai numerosi comuni promotori – spiegano in seno al comitato ristretto, composto da Oreste Laiolo, sindaco di Chiusavecchia, Carolina Papone, assessore di Prelà, Matteo Fossati, assessore al turismo del Comune di Ormea, Stella Biancardi, assessore alla cultura di Aquila d’Arroscia, Dario Urselli, consigliere del Comune di Garlenda e Renato Chinea, sindaco di Garessio – Ora promuoveremo altri incontri per far conoscere le particolarità di un territorio che ha molto da offrire”.

c.a.

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