Attualità - 07 giugno 2010, 19:14

Savona: donna beccata in testa da un gabbiano "killer"

Savona: donna beccata in testa da un gabbiano "killer"

I gabbiani che volano su Savona ora fanno paura. Pochi giorni fa, nella zona del Priamar, sembrava di essere sul set del film "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock: una donna torinese di 51 anni, Antonella T., in vacanza con la famiglia, è stata assalita mentre camminava davanti alla fortezza del Priamar dopo una giornata trascorsa al mare. E un gatto di pochi mesi, che si trovava in giardino di una casa a Villapiana, è stato ucciso da un gabbiano che gli ha fratturato il cranio a colpi di becco.

 

La presenza dei gabbiani in città è da qualche tempo diventato un problema assai serio da risolvere. Se ne stanno sui tetti delle case o sui moli del porto. Quando qualcuno si avvicina troppo non esitano ad attaccare. Scendono velocemente in picchiata, puntano i passanti e li colpiscono sulla testa come è successo alla turista sessantunenne piemontese. Stavo tornando parcheggio del Priamar dopo una giornata trascorsa al mare quando improvvisamente ho sentito un forte battito d'ali e un colpo con il becco duro sulla testa - racconta la sua disavventura la donna - Ho cercato di proteggermi coprendomi la nuca e il collo con le mani. Mi ha fatto veramente male, ma per fortuna nulla di grave. Non so come sarebbe andata a finire se al mio posto ci fosse stato un bambino.

 

Neppure un gatto a Villapiana si è salvato dalla furia di un gabbiano. Siamo impauriti - spiega Giuliano Marchisio, in vacanza con la moglie Mirella da amici a Savona- quegli uccelli sono diventati incredibilmente aggressivi: sono capaci anche di entrare nelle case quando le finestre sono aperte, e spesso li abbiamo visti attaccare e uccidere diversi piccioni.

 

In realtà non ci sarebber nulla di cui allarmarsi. Situazioni come queste, come dicono gli esperti, sono già accadute altre volte perché questo è il periodo dell'anno in cui i piccoli stanno uscendo dal nido, ed è per questo che i loro genitori sono, diremmo noi, un po' più apprensivi: attaccano per paura non perché aggressivi. Nella maggior parte dei casi, poi, gli attacchi sono solo dimostrativi. Altre volte, però, come è successo alla turista piemontese, si viene beccati o anche ricoperti da escrementi se si ha la sfortuna di avere il balcone o la finestra accanto a uno dei loro nidi.

Da diversi anni Savona, e non solo, è alle prese con questi tipi di uccelli. I mutamenti climatici c'entrano poco. Nel caso dei gabbiani il motivo è un altro: si tratta di uccelli onnivori che nelle città si trovano perfettamente a loro agio: sono sporche, e per loro anche la spazzatura è cibo. I gabbiani possono vivere 20 anni e tendono a tornare negli stessi posti per nidificare. Il Comune invita la popolazione a rendere inaccessibili i luoghi di nidificazione e non dare da mangiare a questi uccelli. A loro infatti interessa una cosa sola: mangiare (alla faccia del gabbiano Jonathan Livingston, che era affamato di aria pura e libertà). E siccome in città si mangia di più e meglio che in riva al mare, i gabbiani hanno deciso di urbanizzarsi. Il fenomeno non è nuovo da queste parti: è da circa dieci anni che i gabbiani - sempre meno "uccelli di mare" - abbandonano le scogliere per tuffarsi su pezzi di carne e croste di formaggio agli angoli dei marciapiedi anche vicino ai ristoranti. I candidi "predatori spazzini" anche quest'estate si sono deliziati con le briciole di pane finite sotto i tavoli dei ristoranti e dei chioschi di Savona.

 

Quest'anno hanno anche invaso strade nuove e sono cresciuti di numero: un incremento monitorato più dalle postazioni occasionali degli abitanti sulle terrazze che dagli specialisti del settore. In via Cimarosa- dice Gianluigi Robatto - non li avevo mai visti. Ogni mattina, verso le sei, quando apro le persiane, sento il loro verso stridulo. Sembra di stare al porto. Saranno una trentina. Alcuni - continua - restano fermi sulle canne fumarie, anche di pomeriggio. Altri si spostano verso il centro. Spesso la mia terrazza è sempre sporca, ma non ho capito se la colpa è dei gabbiani o dei piccioni.

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