- 08 marzo 2010, 13:00

Albenga:la Campagna Elettorale si fa Barriera Architettonica

Albenga:la Campagna Elettorale si fa Barriera Architettonica

Metti che vivi in una città in campagna elettorale e decidi di passeggiare tra le strade, per respirare l'aria di un confronto politico all'ultimo sangue. Metti che sei curioso di conoscere il volto dei candidati alla poltrona di sindaco e vai a cercare proprio i manifesti elettorali. Ecco, metti insieme tutte queste cose e ti trovi una strana sorpresa. Anche gli spazi pubblicitari per la politica, ad Albenga, sono una barriera architettonica. Si, una barriera architettonica che, in nessun'altra parte d'Italia, ha simili confronti. Ad Albenga, se da una parte le bacheche dei candidati coprono la Caserma della Guardia di Finanza, dall'altra, addirittura, impediscono ai tassisti di lavorare. E' il caso di piazza del Popolo, la piazza principale della città. Sul lato viale martiri, gli spazi elettorali, incredibile ma vero, si interpongono tra il parcheggio dei Taxi e la cabina telefonica di servizio.

 

Per assistere con i propri occhi alla bizzarra scenetta, bisogna trascorrere una mattinata di relax, seduti su una panchina della piazza, accanto ai tanti anziani che, come al solito ogni giorno si ritrovano per chiacchierare e trascorrere insieme qualche ora, in una città dove per loro, gli anziani, non ci sono grandi svaghi. Ebbene, lungo la corsia di sosta riservata alle vetture-taxi in attesa di una chiamata, è lì che ha inizio la scenetta tragicomica. Freddo pungente, cielo abbastanza incerto. Qualche goccia di pioggia ogni tanto e nuvole all'orizzonte. La gente in giro per la città con l'ombrello al braccio. Suona improvvisamente il telefono. È una chiamata in arrivo per prenotare un taxi. Non è facile sentire la suoneria, perché, tra il traffico delle macchine, il viavai della gente e la cabina telefonica posizionata dietro ai tabelloni elettorali, il lavoro per la categoria si fa difficile. Dopo qualche squillo, comincia la corsa, questa volta ad ostacoli. Il tassista esce dalla vettura, chiude la porta, inizia a sgambettare nel dedalo dei pannelli elettorali e arriva finalmente al telefono. È fortunato. Questa volta ha trovato un cliente caparbio, un tizio che non aggancia il telefono al terzo squillo. Il tassista "corridore" è riuscito a confermare la prenotazione della corsa. È andata bene …

 

Le domande sorgono spontanee. Perché non si può agevolare il radiotaxi di Albenga, spostando di un metro il posizionamento della cabina telefonica? Perché aggravare le già difficili condizioni di lavoro della categoria, per altro penalizzata, in città, per alcune convenzioni comunali sul servizio di trasporto affidate a cooperative "esterne"? Perché un dispetto simile da parte dell'Amministrazione comunale, nonostante i tassisti abbiano primaria necessità di disporre del telefono di servizio per il loro lavoro? Perché non posizionare i pannelli elettorali senza penalizzare utenze importanti per la città? Perché una Caserma della Finanza deve essere "coperta", quando i pannelli si potevano disporre di qualche metro più distante, in modo da garantire il servizio alla città? Tassisti e Guardia di Finanza hanno già manifestato il loro disappunto al Comune per l'abusivo posizionamento dei pannelli elettorali. Ma nulla è cambiato. Sono passati parecchi giorni e i pannelli elettorali continuano a rimanere davanti alla Caserma della Finanza e alla cabina telefonica del radiotaxi. Se di norma una buona amministrazione favorisce l'espletamento dei servizi e l'accesso agli stessi, questa volta Albenga è clamorosamente in ritardo.

e.c.

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