Savona - 19 gennaio 2010, 13:33

Il muro di tela

Il muro di tela

Mi preme in apertura, a proposito della vicenda di Don Luciano Massaferro, auspicare maggior equilibrio e sobrietà, con piena fiducia nel corretto agire della Procura della Repubblica di Savona, istituzione della Res-Publica appunto, oltre che una minore pubblicità a vantaggio di specifiche parti / posizioni interessate a farsene.

 

Quest'oggi, è proprio di pubblicità che si parla. E di finanziamento ai partiti.

 

Capita di far due passi in darsena a Savona la sera, e di restare accecati da un rettangolo luminoso non ben identificato. Avvicinandoci notiamo che è il nuovissimo posterone del Claudio Burlando candidato (PD). Per Bacco, e per tutti i ristoranti lì accanto, è davvero gigantesco per Savona. La notte, è illuminato a giorno. Per intenderci, svetta e poggia sull'orrido "cubo" che da il colpo di grazia alla "prospettiva tappante" del Crescent - Vajont, più volte riprodotta dall'ineffabile Arch. Bofill Levi, che da 20 anni costruisce quasi tutto nello stesso modo: i vetri si spaccavano / staccavano già 20 anni fa dall'aeroporto di Barcellona, e si spaccano / staccano nel 2010 in darsena a Savona. Niente di nuovo. Galeotto fu l'ascensore parigino. Amen. I lavori del Crescent dovevano esser terminati già due mesi fa, ma per il momento sono solo inezie Scusate anzi la digressione.

 

Quello che colpisce nella notte portuale è lo splendore di cotanta installazione pubblicitaria, di ben 12 metri per 8 (per difetto) : un centinaio di metri quadri. Quanto costerà al PD un maxitabellone di questo genere? Non sappiamo, ma i soldi dovrebbero finire nelle casse dell'Ufficio tributi del Comune di Savona tramite la concessionaria di pubblicità del comune, la ICA Srl. Cerchiamo di contattarli telefonicamente, ma parlare con il capitano Koenig sulla Base Alpha pare cosa più semplice. O libero o occupato, e non c'è avviso di chiamata che tenga.

 

Nell'attesa osserviamo meglio il tabellone, anche di giorno. Il nome del committente previsto per legge, in quel maxi formato, si legge: Gianfranco SIFACE Chi è costui?

 

Senza arrovellarci troppo negli archivi digitiamo banalmente nome e cognome in Google: primo della lista è il sito web della "Casa della Legalità e della cultura" e questo ci conforta, la quale però riporta un articolo di un giornale non di destra come Repubblica a firma dell'ottimo Marco Preve, che comincia così:

 

Nelle intercettazioni spunta il nome di Gianfranco Siface, professionista presente in molte società.

Catenaccio: "Quelle telefonate tra il console e Novi "Ci vuole un bravo commercialista..."

 

Il pezzo, poi continua : "Un commercialista di fiducia della Culmv per aiutare il presidente dellAutorità a trovare il sistema per ridurre i canoni pagati dalla Compagnia. Un professionista che, tra Fondazione Carige, Amt, Società per Cornigliano, Genova Sviluppo, Associazione Maestrale, solo per citarne alcuni, proprio come i protagonisti dellinchiesta sulla spartizione del porto, dimostra come un unico filo colleghi, a Genova, i principali centri di potere, siano essi istituzionali, politici, finanziari, imprenditoriali. Gianfranco SIFACE, classe 1943, il "bravo commercialista" che Novi chiede a Paride Batini (compianto, n.d.r.) in una telefonata intercettata dalla procura è il perfetto trait dunion per ricapitolare le fasi dellinchiesta () Ma torniamo a Siface. () Lelenco dei suoi incarichi continua con lAmt, e poi con quello prestigioso in fondazione Carige. Lui nel collegio sindacale e Sergio Maria Carbone, indagato in concorso con Novi, nell'ufficio a fianco del Consiglio di Amministrazione. Ancora, Siface è presidente del collegio della Società per Cornigliano, la Spa che gestisce le aree ex Ilva, altro capitolo per ora solo sfiorato dallinchiesta. Lelenco prosegue con la Spa pubblico privata Sviluppo Genova, formata dagli enti locali e dalle principali banche come Bnl, Banco di Chiavari e Carige. E la banca genovese ricompare di nuovo come cliente di una società di marketing e comunicazione, la Pbcom. Azienda che compare nellelenco di quelle in cui Siface ha o ha avuto incarichi. Il commercialista che Batini raccomandava a Novi è poi presente in alcune imprese industriali e in diverse cooperative sociali. Infine Siface è presidente dei revisori dei conti di Maestrale, lassociazione politico culturale di cui è fondatore e presidente il governatore della Regione Claudio Burlando."

 

Gianfranco Siface lo ritroviamo a tutt'oggi presidente del collegio dei revisori dei conti nella Associazione Maestrale, che fa capo a Claudio Burlando, anche in veste di committente responsabile della maxi affissione. Ma pare anche in quella di presidente del comitato elettorale. Curioso che sia una piccola associazione e non il PD stesso a curare la sua campagna elettorale. Curioso anche cotanto investimento, in una città come Savona che non dovrebbe essere a rischio centrodestra. Misteri del marketing politico da sviscerare un po', più avanti.

 

Quello che ci sembra meno brillante è la posizione: certamente esisterà l'apposita deroga, ma il regolamento del Comune di Savona sulla pubblicità e le affissioni sancisce giustamente una fascia di rispetto di 300 metri dalla fortezza del Priamar. Art. 15 del Regolamento Comunale, comma 2: "Lungo le strade site in prossimità degli edifici e dei luoghi di interesse storico e artistico e dei beni e dei luoghi sottoposti a vincoli a tutela di bellezze naturali e paesaggistiche, ricomprese nella Zona "A", i mezzi pubblicitari devono osservare una distanza minima di mt. 50 dai beni e luoghi medesimi, ferme restando le prescrizioni di cui all'art. 13 del presente Piano. In prossimità della Fortezza Priamar i mezzi pubblicitari devono osservare una distanza minima di mt. 300, fatta eccezione per gli impianti per le pubbliche affissioni e per i cartelli a messaggio pubblicitario diretto, qualora entrambi i tipi di impianto siano destinati a pubblicizzare attività di natura istituzionale o culturale di enti pubblici o di associazioni senza scopo di lucro () Parola di Comune PD.

 

Se Google Earth non inganna, come da schermata (vedi sotto) la distanza è di 252,47 metri, 47 metri e mezzo sotto il limite consentito dal regolamento comunale, che deroga però l'impedimento ad "attività di natura istituzionale o culturale di enti pubblici o di associazioni senza scopo di lucro"

 

Che una pubblicità elettorale rientri tra le categorie elencate ci lascia "politicamente" abbastanza perplessi, ma sai, se a commissionarla non è un'Associazione culturale come la Maestrale o un comitato, come quello di Burlando Presidente, pensiamo entrambi senza scopo di lucro, magari le maglie si allargano.

 

Cerchiamo di capirne di più chiamando la stessa Associazione Maestrale. L'utenza urbana indicata sul sito, però, è kaputt. Troviamo un altro numero e una gentilissima signorina ci spiega che loro non si occupano degli spazi pubblicitari.

 

Lo fa un'agenzia di Milano (One S.r.l.) che fa capo a tale Emanuele Anselmi, omonimo del grande Giulio Anselmi, laureatosi a Genova e già direttore de L'Espresso e La Stampa, ed oggi presidente dell'Ansa. Parente? Figlio. Secondo il Corriere della Sera nel 2006 rientrava nientemeno che nella top ten degli scapoli d'oro d'Italia: "32 anni, ha un'agenzia che vende spazi pubblicitari, una specializzazione in diritto internazionale e anche una breve apparizione come modello. (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/01/scapoli.shtml)"

 

Essere amici e/o clienti del figlio di Giulio Anselmi - inutile nasconderselo - stante la correttezza delle parti, ha ovviamente tutto un suo peso ed un suo valore aggiunto.

 

Contattiamo dunque questa Agenzia milanese. Il responsabile, Emanuele Anselmi è assente. Ma ci spiegano che su Savona hanno due spazi: 12,6 x 8 m, entrambi in Darsena, visibili dall'Aurelia. Un idea di costi? In questi render abbiamo solo costi generici - ci dicono - per quanto riguarda i costi effettivi in questo momento delle politiche abbiamo prezzi completamente diversi. Savona è indicata a 30000 fino a febbraio 2010. Ma si affrettano a precisare che con i clienti con i quali lavorano spesso praticano sconti. Col Sig. Burlando, ad esempio, con il quale hanno già lavorato "ci sono accordi particolari." Chiediamo: "Che tipo di accordi particolari? Non posso entrare nel merito." I prezzi variano in base allo sponsor. La politica ha dei costi gestionali diversi rispetto alle grandi marche. Dipende dalla disponibilità e dalla richiesta del cliente.

 

Se il cliente è Burlando Presidente chiamiamo allora Anna Costantini, responsabile della sua campagna elettorale. E' con lui in provincia di Imperia (ieri, 18/01/10 n.d.r.) e non sa darci il costo dell'affissione in darsena a Savona, che fa parte di una vasta campagna promozionale pre-elettorale, non soggetta dunque ai regolamenti ferrei delle affissioni durante il periodo di campagna elettorale vera e propria. L'accordo con l'Agenzia "One Srl" di Emanuele Anselmi lo ha curato direttamente il PD, e ci spiega che questa sarebbe responsabile di ogni eventuale irregolarità sulla posizione del tabellone, sulla quale lei stessa sarebbe la prima a chiedere chiarimenti.

 

Le chiediamo, chi paga? Mentre la raccolta fondi attraverso il Partito è rigidamente regolamentata, quella pre elettorale nei confronti del comitato non vede una vera e propria "lista pubblica degli sponsor" Ma questo vale ovviamente per tutti i candidati. Peccato.

 

La palla passa al tesoriere PD della Liguria Giovanni Raggi del quale siamo in attesa di ricevere il numero. Scriviamo praticamente "in diretta"

 

La mail promessa, però, non arriva prima delle 9:42 di stamane.

 

Chiamiamo Raggi:

 

D. Quanto costa la campagna di Burlando Presidente?

R. Circa 1,2 milioni di Euro, ripartiti più o meno a metà tra radio - TV e affissioni.

 

D. Chi paga?

R. Difficile stabilirlo, molte le iniziative di raccolta fondi. Viene tutto rendicontato. Sotto i 6000 euro però, se la donazione avviene da un privato, può non essere registrata.

 

D. E se a pagare sono le aziende?

R. Risulta tutto, ma solo 45 giorni dopo l'insediamento del consiglio Regionale.

 

D. Ma non sarebbe più logico e soprattutto trasparente per un partito pubblicare PRIMA l'elenco dei gruppi industriali che sostengono finanziariamente un candidato?

R. In italia non esiste una legge specifica. Spesso poi vi sono delle "promesse di finanziamento" al politico, soldi che vengono effettivamente versati solo dopo l'eventuale elezione.

 

D. Ma se PRIMA di votare voglio sapere chi finanzia un candidato?

R. Difficile. Qui da noi in fase per elettorale non esiste una trasparenza completa. Altrove le lobby e i partiti sono tenuti a firmare e pubblicare veri e propri contratti, qui no

 

D. Non sarebbe interessante per un partito dar prova di trasparenza e pubblicare l'elenco dei finanziatori?

R. E' un idea e una riflessione interessante, e le dirò di più, me ne farò portatore con il presidente Burlando.

 

D. Veniamo al "maxitelo" di Burlando in darsena a Savona: quanto è costato?

R. Circa 20000 euro più iva. Anacronisticamente il vero e proprio periodo elettorale è per legge quello che precede di 30 giorni il voto. Prima dei 30 giorni si rientra nelle normative della pubblicità ordinaria, con iva ma senza vincoli.

 

D. Ma non sarebbe sensato allungare per legge il periodo di campagna elettorale da 30 giorni ad almeno tre mesi?

R. Assolutamente si, visto che ormai si parte anche prima di tre mesi con la campagna elettorale.

 

Ci congediamo col tesoriere ligure del Partito Democratico, decisamente disponibile. Torniamo a Savona.

 

Ri - chiamiamo la concessionaria di pubblicità del comune di Savona, la ICA Srl, ma hanno addirittura scollegato il telefono. Ce lo conferma lo stesso Comune di Savona, precisando che le linee telefoniche della concessionaria comunale sono UNA. E contemporaneamente gli addetti devono anche fare attività di sportello. In più è in corso un intensa attività di accertamento, ci dicono da palazzo Sisto. Interessante. Impossibile però sapere se i versamenti per il "nostro" tabellone sono in regola.

 

L'affissione temporanea come quella della quale stiamo parlando richiede l'autorizzazione preventiva del competente ufficio della Polizia Municipale, che contattiamo telefonicamente alle 11:30 di oggi, ma senza successo. Ci dicono che per sapere se un'affissione temporanea è in regola con l'autorizzazione occorre inoltrare richiesta scritta di accesso agli atti presso il Comando. Comodo.

 

Questo, al momento, è quanto, e pare abbastanza interessante. A dirlo però debbono essere i lettori e magari i politici. Attendiamo risposte, anche da Claudio Burlando. Da quasi due mesi stiamo aspettando un suo pronunciamento (esplicitamente richiesto) in merito alla situazione carbone - salute a Vado Ligure e in provincia di Savona.

 

Aggiungiamo un garbato sollecito pre-elettorale (anche questo trasversale e bipartisan) sulla pubblicazione degli elenchi delle aziende che finanziano le campagne in corso, perchè sarebbe uno strumento di orientamento utile per gli elettori di questa provincia sapere se tra i sostenitori, suoi o di altri, ci sono ad esempio Ansaldo, Assocarboni o Sorgenia - Tirreno Power, tanto per dirne tre.

 

Nell'attesa, ci permetta un dubbio - nonostante deroghe e cavilli - sull'opportunità di piazzare un tabellone (PD) di m 8,5 x 12 in un area dove il regolamento del Comune (PD) non ammette affissioni, salvo deroghe.

 

Cordialmente,

 

 

 

Mario Molinari

 

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