Si è svolta ieri sera, con una buona presenza di pubblico, la cerimonia di firma del Gemellaggio tra Altare e San Carlos Centro, cittadina argentina legata al centro valbormidese da una bella storia di lavoro e tradizione. Nonostante alcuni piccoli problemi tecnici, che non hanno tuttavia pregiudicato la serata, la videoconferenza tra i due paesi ha consentito di superare le distanze e a dare un sincero senso di festa all'evento.
La cerimonia, svoltasi nella sala congressi della cittadina argentina, alla presenza del sindaco di Altare Flavio Genta e di una piccola delegazione italiana, è iniziata con il ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la stipula di questo patto di amicizia, compresi coloro che, già nel lontano 1987, si interessarono a fare i primi passi in tal senso: in particolare, i sancarlini hanno ricordato il lavoro di Ferruccio Billò (figura storica nell'ambito vetrario altarese) e dell'allora sindaco Olga Beltrame.
Un coro di bambini ha quindi regalato una graziosa esibizione sulle note di "Fra Martino Campanaro", e quindi dalla sala congressi di Altare è intervenuto Luigi Vallebona, uno dei responsabili del Comitato per il Gemellaggio altarese, che ha parlato a nome della comunità italiana ed ha ricevuto un lungo e caloroso applauso "a distanza". Dal vivo in Argentina, si sono alternati invece sul palco Alberto Saroldi, con una piccola relazione sulla storia del vetro, e il sindaco di San Carlos Centro, che commosso per l'accoglienza, ha concluso con un "muchas gracias a todos".
Infine, c'è stato un simbolico scambio di doni in vetro, a rimarcare ancora una volta il filone ideale che, da oggi, unisce questi due paesi.
Le manifestazioni proseguiranno ora, ad Altare e in Argentina, sino a sabato sera, quando si svolgerà la conclusiva "Notte dei Musei".
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