Vizio di forma per la procedura con la quale la commissione Via nazionale ha dato il disco verde all'ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power, richiesta chiarimenti al Governo sul mancato adempimento delle prescrizioni che Tirreno Power avrebbe dovuto applicare a seguito della realizzazione del ciclo combinato a metano, per il quale, essendo considerato un miglioramento, era stato esentato dal seguire la procedura di impatto ambientale,la mancata autorizzazione ambientale integrata del ministero dell'Ambiente. Sono i punti emersi durante il vertice tenutosi oggi sul caso del potenziamento della centrale della Tirreno Power a Vado al quale ha anche partecipato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. Vi hanno partecipato i sindaci Carlo Giacobbe e Nicola Isetta, e i tecnici dell'ufficio ambiente della Regione. Unico parlamentare presente tra quelli invitati, Massimo Zunino del Pd. Un nuovo vertice si terrà giovedì prossimo. "Va chiarito - ha spiegato il sindaco Carlo Giacobbe - perchè Tirreno non ha rispettato le prescrizioni che le erano state a suo tempo ordinate. Tra que3ste l'abbattimento di una delle due ciminiere, la copertura del carbonile, ma anche l'accensione a metano dei gruppi a carbone. E' molto grave inoltre che non sia stata coinvolta la Regione che pure ha un suo rappresentante nel comitato Via nazionale".