In un territorio, in cui il turismo rappresenta uno dei settori portanti nella formazione della ricchezza e l'agricoltura, sia pure nell'albenganese e specificatamente nel comparto specializzato in piante aromatiche ed ornamentali, oltre che in fiori recisi, ha un ruolo centrale a supporto di molte attività indotte e collaterali, la protezione dell'ambiente assume sicuramente aspetti prioritari, imprescindibili in una politica che mira oggi più che mai a prodotti di qualità.
Riferendoci ad una piccola provincia come quella di Savona, numeri che si sintetizzano nella presenza di oltre 14 milioni di ospiti italiani e stranieri e nell'utilizzo in produzione e in commercializzazione di 80 milioni di vasi per piante, avevano già da qualche anno catturato l'attenzione della Camera di Commercio.
Tramite il proprio Centro Regionale di Assistenza e Sperimentazione in Agricoltura si era dato l'avvio a prove finalizzate a rendere biodegradabili contenitori ed altri materiali in uso nella piana albenganese. Un primo obiettivo, cui si erano aggiunti altri prodotti nati dalla collaborazione con società private.
Partendo da queste premesse, nella giornata di domani, presso il Centro della CCIAA di Albenga, si terrà un "workshop" per conoscere i materiali biodegradabili, un corso di formazione per illustrare le caratteristiche chimico-fisiche, ambientali e agronomiche dei materiali biodegradabili disponibili in commercio, cui seguirà una presentazione del sito web.
Siamo dinanzi ad un'azione promozionale inserita nel programma LIFE, ovvero dello strumento finanziario per l'ambiente, adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo. LIFE cofinanzia, infatti, azioni a favore dell'ambiente nell'Unione Europea ed in alcuni Paesi terzi che si affacciano nel Mediterraneo e nel Baltico, nonché nei Paesi dell'Europa centrale e orientale candidati all'ingresso nell'Unione europea.
" Dopo aver fatto ricerca al nostro interno dice il Presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Grasso abbiamo promosso una seconda fase del lavoro, ovvero la pubblicizzazione delle possibilità di impiego di materiale biodegradabile in Liguria, in una regione europea altamente rappresentativa nel Mediterraneo della convivenza tra agricoltura e turismo".
"Un'operazione sottolinea Ennio Fazio, Presidente del Centro camerale di Sperimentazione Agricola finalizzata espressamente alla riduzione dei rifiuti non biodegradabili, stimolando gli operatori a ridurre l'impatto ambientale delle varie attività. Ma anche un'iniziativa che va al di là dello stimolo per nuovi approcci di tipo culturale al problema della protezione ambientale, determinati ad offrire strumenti concreti, affidabili ed applicabili dal legislatore al fine di introdurre e modificare regolamenti regionali che impediscano la polluzione dell'ambiente".
" Si tratta di un'iniziativa classificata sotto il nome di "BIOMASS", della durata triennale (dall'ottobre 2004 all'ottobre 2007) prosegue Ennio Fazio - con il Centro Regionale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola della CCIAA di Savona titolare del progetto e primo esponente del partenariato, di cui fanno parte, oltre alla Regione Liguria, il Comune di Celle Ligure, L'Ortofrutticola di Albenga, l'Associazione Bagni marini della Provincia di Savona, la Cooperativa Fratellanza Agricola di Sarzana e la Novamont di Novara".
"Guardiamo, dunque, al presente ha concluso il Presidente della CCIAA, Grasso nell'intento di ridurre i rifiuti. Pensiamo al turismo e alla possibilità, in aree annualmente valorizzate con la Bandiera Blu d'Europa, di rendere biodegradabili piatti, posate e bicchieri; o al settore agricolo aggredendo, nel giro di poche settimane, film e vasi compostabili. Ma anche con un occhio al futuro; infatti, in molti Paesi dell'Europa settentrionale nel giro di qualche anno potrebbero essere introdotte misure cautelative per evitare nuovi rifiuti configurabili nel pagamento di balzelli per le imprese importatrici; e questo noi vogliamo evitarlo, pensandoci in tempo".
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