Nel pomeriggio di ieri a Palazzo Beato Jacopo è stato organizzato un tavolo di lavoro dove sono state illustrate le modalità di applicazione e gestione dell’imposta di soggiorno, partendo dalle azioni pratiche su cui concentrare gli investimenti da essa derivanti.
Sono intervenuti all’incontro il Sindaco di Varazze Alessandro Bozzano, l’assessore al turismo Filippo Piacentini, l’assessore al bilancio Laura Manna, il presidente di Ascom Varazze Andrea Gargioni e il presidente dell’associazione albergatori varazzina Andrea Bruzzone
Tanti i temi trattati durante la discussione a cui hanno partecipato anche il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, il sindaco di Loano, vice presidente di Anci Liguria Luigi Pignocca e il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa.
Oltre alle modalità di applicazione si è discusso sui vari esempi di utilizzo della tassa e i tavoli hanno dato le loro idee che si principalmente concentrate sulla formazione, la stampa del materiale, il portale turista (contenuti, prodotti turistici), la card turistica (sistema di promozione di tutti i servizi territoriali), lo iat (informazione accoglienza turistica), gli eventi destagionalizzanti, i servizi, la sostenibilità, gli interventi infrastrutturali (rapporto tra cittadino e turista) e la lotta all’abusivismo commerciale.
“Si sono tirate fuori diverse idee in un ragionamento condiviso e soprattutto articolato su tutti i tavoli, è stata una bellissima esperienza bisognerebbe farla più volte perchè aiuta a crescere- dice il sindaco di Varazze Alessandro Bozzano - Avevo detto di no alla tassa di soggiorno e ricorrendo alle condizioni di tre anni e mezzo fa continuerei a dire di no, oggi c’è un protocollo del turismo regionale e mi sembra giusto dargli seguito, che la nostra Regione insieme a tutti i soggetti coinvolti ha siglato e messo in campo, quella è la testa e bisogna dargli gambe”.
Non sembra essere d’accordo il Presidente degli albergatori di Varazze Andrea Bruzzone: “Il sindaco in campagna elettorale aveva manifestato la sua intenzione di non applicare la tassa: riteniamo particolarmente grave e deprecabile questo comportamento. Introdurrà la tassa di soggiorno in questo periodo dell’anno, con i listini 2018 già pubblicati e i contratti con le agenzie di viaggio già firmati, significa in concreto fare pagare in toto la tassa di soggiorno alle nostre strutture, che non potranno comunicare ai propri clienti, l’ulteriore aggravio, mentre già oggi la situazione di grave crisi finanziaria è evidente sul territorio, con la prossima chiusura di alcuni degli alberghi più conosciuti e storicamente significativi della città, con evidente ricaduta negativa sul lavoro di molte famiglie e sull’occupazione e l’economia di Varazze".