- 16 novembre 2004, 19:06

Savona: il prete degli aperitivi

Li ha battezzati con nomi accattivanti per catturare l'attenzione dei suoi parrocchiani e puo' dire di esserci riuscito: 'aperifamiglia' e 'aperinonni'. Sono gli 'aperitivi solenni' del dopo la messa, rigorosamente analcolici: due iniziative decise dal parroco per conoscere meglio i fedeli delle Fornaci, un popoloso quartiere situato a ponente di Savona. Tutto e' iniziato quasi per gioco, oggi anche altri sacerdoti della Diocesi di Savona stanno pensando di seguire l'esempio.

Don Alessandro Capaldi, 43 anni, originario del chiavarese, ex parroco di Sant'Ermete a Vado Ligure, da oltre un anno regge la parrocchia di Nostra Signora Della Neve a Savona. ''I parrocchiani partecipano alla messa, ma finita la cerimonia religiosa tutti hanno fretta di tornare a casa e io non ho mai avuto modo di conoscerli bene come invece sono solito fare durante le mie 'missioni pastorali' in giro per la Liguria. Mi sono inventato l'aperitivo per le famiglie e per i nonni, tutto rigorosamente gratuito. Sono i volontari della parrocchia che mi aiutano a preparare i tavoli, le bevande e i salatini. Gli incontri si sono trasformati ben presto in vere e proprie feste di quartiere''.

Finita la messa, Don Alessandro si ritira nei locali parrocchiali ed e' li' che inizia l'aperitivo serale. ''Non ho ancora conosciuto tutti i 3.800 parrocchiani, sicuramente piu' della meta' e di questo ne sono davvero orgoglioso. Quando abbiamo iniziato con gli 'apertivi solenni' del dopo messa e' venuta tantissima gente: un momento di aggregazione e di festa che tutti hanno gradito e che ho deciso di ripetere nel tempo. Oggi e' diventata un'abitudine vederli arrivare finita l'eucarestia nei saloni parrocchiali. Una bella testimonianza di quanto sia importante la voglia da parte di tutti di

socializzare e di parlare insieme dei propri problemi e delle

proprie ansie''. Il successo dell'iniziativa e' andato al di la' di ogni previsione anche per lo stesso parroco. ''Visto come sono andate

le cose la nostra intenzione ora e' quella di organizzare addirittura delle cene dopo la messa, magari sotto le festivita' natalizie, da dedicare alle persone anziane, a quelle che non hanno parenti o amici con cui poter condividere momenti di gioia e felicita' ''.

g.b.

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