Nel cuore delle celebrazioni per l’80mo anniversario della Liberazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio alla Liguria come terra simbolo della Resistenza, ricordando il ruolo determinante delle sue città e province nella lotta contro il nazifascismo. Durante il discorso tenuto al Teatro Ivo Chiesa di Genova, il Capo dello Stato ha dedicato parole significative anche a Savona e al territorio savonese, sottolineandone il contributo decisivo alla riconquista della libertà.
“Alla città di Savona, Medaglia d’oro, insignita per ‘l’ostinazione a non subire la vergogna della tirannide’”, ha dichiarato Mattarella, ribadendo l’alto valore morale e civico della sua popolazione durante i giorni più bui della dittatura. Un riconoscimento che si inserisce in un tributo più ampio rivolto alla Liguria intera, da sempre in prima linea per la dignità nazionale.
Il Presidente ha ricordato come “le fabbriche si manifestarono luoghi di solidarietà, scuole di democrazia”, soffermandosi in particolare sugli scioperi nel Savonese e nello Spezzino tra la fine del 1943 e il 1944, considerati tra i momenti cruciali di aggregazione del consenso popolare attorno al movimento partigiano. Episodi di coraggio civile che contribuirono in modo significativo a fiaccare il fronte interno del regime fascista.
Un passaggio del discorso è stato dedicato anche alle stragi perpetrate durante la cosiddetta "Pasqua di sangue" del 1944, tra cui quella della Foce del Centa ad Albenga e l'eccidio di Valloria del 4-5 aprile, altro centro del Ponente ligure decorato con la Medaglia d’oro al valor civile, a testimonianza dell'eroismo e delle sofferenze patite da una popolazione coinvolta a pieno titolo nella guerra di Liberazione.
Mattarella ha sottolineato come dalla Liguria sia emersa “una forte lezione sulla moralità della Resistenza”, incarnata nei codici di comportamento delle formazioni partigiane e nell’impegno verso la giustizia e la solidarietà. “Fraternità” – ha detto – “è la parola che meglio sintetizza quell’esperienza collettiva, ispirata da figure come Aldo Gastaldi ‘Bisagno’”.
Il Capo dello Stato ha infine lanciato un monito a non dimenticare l’eredità di quei sacrifici: “Non possiamo arrenderci all’astensionismo, all’abbandono della cosa pubblica. La democrazia è esercizio quotidiano, conquista collettiva”. Un appello che trova profonda risonanza proprio in terre come quella savonese, dove la memoria della Resistenza è parte viva dell’identità civile.