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Attualità | 23 aprile 2025, 12:07

Porta a porta a Savona, parte la diffida di Federconsumatori: "E' stato leso il principio di uguaglianza dei cittadini"

L'associazione punta anche il dito contro i mastelli in strada che potrebbero costituire intralcio o pericolo per non vedenti o persone con difficoltà motorie

Porta a porta a Savona, parte la diffida di Federconsumatori: "E' stato leso il principio di uguaglianza dei cittadini"

Una diffida a Sea-S e al Comune dal “voler insistere nella richiesta di posizionare i mastelli condominiali nelle aree private” dei palazzi “senza preventiva autorizzazione dell'assemblea condominiale” e “dalla pretesa che siano i cittadini a farsi carico del trasporto del mastello condominiale dal luogo di riempimento al punto di prelievo”.

La diffida è contenuta nella lettera che Federconsumatori, tramite il suo presidente Livio Di Tullio, ha inviato a Comune e Sea-S, considerando il nuovo sistema lesivo del principio di uguaglianza dei cittadini.

Richiamando l'esempio di Genova, dove le associazioni dei consumatori e degli utenti erano state informate in via preventiva del nuovo sistema di raccolta, e rifacendosi al principio di uguaglianza dei cittadini in relazione ai costi diretti e indiretti, Federconsumatori spiega che “tutti i cittadini pagano in egual misura la Tari e, per effettuare il servizio, Sea-S ha partecipato a una gara che non pare prevedesse costi diversi, diretti o indiretti, a seconda che i cittadini risiedano in un condominio con più o meno di 13 unità abitative”.

Ci sono poi gli orari di raccolta che costituirebbero un ulteriore problema. L'invito di Sea-S ai cittadini sarebbe di esporre i mastelli tra le 19 e le 20 della sera precedente il giorno di raccolta, con svuotamento previsto tra le 5 e le 12:30 del giorno successivo. Questo comporterebbe l’ingombro dei marciapiedi per ore, ma anche l’insorgere di problemi di responsabilità per eventuali “incidenti” che potrebbero nascere dai mastelli sui marciapiedi a causa dei mastelli che vi resterebbero per molte ore.

“Ferme le eventuali necessarie ed opportune revisioni dei regolamenti comunali in relazione all’uso del suolo pubblico – prosegue Federconsumatori – si evidenzia che tali ingombri costituiscono un pericolo, in particolare per le persone con difficoltà motorie o per i non vedenti. Più in generale, sicuramente per le fasce deboli della popolazione”.

Una situazione che potrebbe dare vita a contenziosi, ad esempio per il mastello che i cittadini non hanno potuto ritirare per motivi di lavoro oltre l’orario previsto. “In questo caso – continua Federconsumatori – se si presume che Sea-S e amministrazione vogliano comunicare formalmente che si fanno carico dell’eventuale contenzioso per eventi dannosi verificatisi nelle fasce previste per la raccolta, discorso diverso riguarda invece il lasso di tempo necessario al ritiro del mastello da parte del cittadino, ovviamente non prevedibile per evidenti ragioni”.

Su questi presupposti, Federconsumatori diffida dal mettere in atto la raccolta con queste modalità.

Propone poi una soluzione, seppur parziale: delimitare con degli archetti un'area sulla strada riservata ai condomini di un determinato palazzo per la raccolta. Una soluzione “poco invasiva e di facile realizzabilità, che pur non eliminando alla radice il contenzioso, avrebbe l’indubbio pregio di non ingombrare i marciapiedi”.

“La nostra associazione – cnclude Federconsumatori - tutelerà in ogni sede i cittadini che dovessero subire conseguenze dal servizio di raccolta rifiuti proposto da Sea-S e accettato dall’amministrazione comunale”.

“Faccio questa cosa con la morte nel cuore – commenta Di Tullio – perché faccio la raccolta differenziata spinta, ma sono sconcertato dall’atteggiamento di Sea-S e dell’amministrazione comunale, di cui sono sostenitore”.

Elena Romanato

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