Si è concluso con un colpo di scena il Consiglio comunale di ieri sera a Mallare: la mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco Flavio Astiggiano è stata respinta con 7 voti contrari e 4 favorevoli.
Una svolta imprevista, che arriva a meno di un mese dalla frattura interna alla maggioranza, avvenuta lo scorso 25 marzo.
A determinare l’esito della votazione è stato il passo indietro di tre dei quattro consiglieri di maggioranza dissidenti – Gustavo Gennarelli, Denise Bugna e Irene Minguzzi – che, prima ancora dell’inizio del Consiglio, hanno ritirato la loro adesione alla mozione, votando poi contro la sfiducia. Decisivo, dunque, il loro riposizionamento all’interno della compagine di governo.
Diversa, invece, la posizione del quarto consigliere dissidente, Mario Pistone, che ha confermato il proprio appoggio alla mozione di sfiducia, votandola insieme al gruppo di minoranza.
Proprio i quattro consiglieri, meno di un mese fa, avevano restituito le deleghe e bocciato tutti i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale, dando inizio a una crisi politica che sembrava irreversibile.
Il giorno successivo avevano depositato, insieme all'opposizione, la mozione di sfiducia.
La mancata approvazione della mozione rappresenta una vittoria per il sindaco Astiggiano, che ora dovrà però gestire un equilibrio politico reso più instabile dalle recenti tensioni interne alla sua maggioranza.