Risale al 2024 una sanzione per uova di cioccolata commercializzate da "Lavoratti 1938", fabbrica dolciaria salvata dal fallimento da Fabio Fazio. Prodotti che sono stati sequestrati dopo un'ispezione nell'azienda da parte dei Carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare. In un articolo firmato da Giacomo Amadori apparso su "La Verità" si ricostruisce la vicenda, ripresa poi da altri quotidiani.
Durante i controlli, è emerso che le etichette di alcuni prodotti erano ingannevoli, dichiarando l’utilizzo di ingredienti a denominazione protetta come “pistacchio verde di Bronte Dop”, “nocciola di Giffoni” e “sale marino di Trapani Igp”, che in realtà non erano presenti o non rispettavano i disciplinari. Il pistacchio, ad esempio, era genericamente siciliano, mentre la nocciola era piemontese.
A seguito delle irregolarità, sono stati sequestrati circa 1,4 quintali di cioccolato (1.200 confezioni) e 5.400 etichette, con 13 sanzioni amministrative per un totale di circa 100.000 euro, di cui 62.400 euro pagati con lo sconto per saldo immediato.
L'amministratore unico della società è Alessia Parodi, moglie del socio Davide Petrini, già amministratore delegato. Fazio non è più presidente dall'inizio del 2024.
Sulla vicenda interviene Alessia Parodi, ora al timone della "Lavoratti 1938": "La sanzione amministrativa ricevuta ben quattordici mesi fa riguarda un’etichettatura relativa alla Nocciola Tonda di Giffoni, ritenuta non conforme dal nucleo dei carabinieri, sebbene validata da un parere della Camera di Commercio di Torino, ente specializzato in etichettatura alimentare. La sanzione è stata sanata e il packaging regolarizzato immediatamente. Per quanto riguarda invece il pistacchio, sono state riscontrate 44 tavolette e 62 vasetti di crema (su una produzione di migliaia di pezzi) in cui è stato utilizzato erroneamente del pistacchio siciliano privo della dicitura DOP, perché si trattava di pistacchio acquistato per prove tecniche, a differenza di tutte le altre nostre produzioni in cui viene regolarmente impiegato pistacchio certificato DOP".
Prosegue nella sua replica, l'ad dell'azienda dolciaria: "Quanto al Sale Marino di Trapani, precisiamo che tutto il sale acquistato e impiegato nelle nostre lavorazioni è correttamente Sale Marino di Trapani IGP. Tutte le nostre materie prime, a cominciare dal cioccolato, sono di altissima qualità e attentamente selezionate. È proprio attorno a questo principio che abbiamo scelto di costruire, con tenacia e coerenza, l’intera filosofia della nostra azienda".
"Nonostante sia sempre più difficile fare impresa in Italia - conclude Alessia Parodi - continueremo a lavorare con la stessa cura, trasparenza e serietà che da sempre ci contraddistinguono".