"Nessuno vi obbliga a mettere il bidone nell'androne". "Ma Sea-S lo chiede". È perentorio il sindaco Marco Russo nel rispondere a quello che è diventato uno dei maggiori motivi di polemica da parte dei savonesi nel cosiddetto "caso della spazzatura". Ed è altrettanto perentoria la dichiarazione dei residenti in merito alla richiesta di Sea-S. Che si tratti di un passo indietro o di un errore di comunicazione, è difficile dirlo.
Ieri pomeriggio, 17 aprile, il sindaco – insieme all’assessore Barbara Pasquali e con il supporto dei consiglieri Marco Lima e Massimiliano Carpano – ha incontrato i residenti della zona di San Michele in piazza Maestri dell’Artigianato.
I "cassonetti intelligenti" in centro, contrapposti ai mastelli nei quartieri periferici, continuano a essere percepiti come un trattamento diseguale.
"La sensazione è che si facciano figli e figliastri – ha detto un cittadino – quando tutti paghiamo la stessa Tari. Questi incontri si dovevano fare prima".
Tra mugugni e interruzioni, Russo ha spiegato i motivi della raccolta porta a porta e il bando di aggiudicazione.
Le proteste non riguardano solo i bidoni condominiali e la difficoltà di trovare qualcuno che li esponga e li ritiri dagli androni, ma anche i mastelli più piccoli:
"Dobbiamo metterli fuori e lasciarli lì per ore: ci fanno pipì i cani, arrivano topi e scarafaggi… e poi dovrei rimettermeli in casa?", è stata una delle critiche.
Altri residenti hanno chiesto informazioni pratiche sull’igienizzazione (che verrà effettuata da Sea-S) e sulla gestione dei mastelli, come le date di ritiro. Alcuni hanno sollevato la questione degli eventuali sconti sulla Tari, a copertura del costo per pagare una persona che si occupi dei bidoni condominiali. Questo ha suscitato la replica di chi invece userà i mastellini singoli e dovrà comunque esporli negli orari prestabiliti.
Molte delle problematiche, ha spiegato il sindaco, sono già all’attenzione di Sea-S:
"Mi rifiuto di pensare che siamo l’unica città in Italia a non essere in grado di affrontare questo passaggio", ha detto Russo, provocando un mormorio di disapprovazione.
"Sea-S è in grado di affrontare questo cambiamento, come è stato fatto ovunque. Sta facendo una mappatura dei condomìni con gli amministratori: prima si fa e prima si trovano le soluzioni. 30 amministratori hanno già fatto effettuare i sopralluoghi, altri 10 sono in programma, ma 20 amministratori non hanno ancora risposto".
"Ma ormai è tardi, siamo in zona Cesarini", ha ribattuto un residente.
"Siamo una città che affronta le cose quando accadono – ha risposto Russo – ma la data di aprile era stata comunicata da tempo. La polemica è esplosa dopo, quando Sea-S ha iniziato a fare incontri informativi. Quelli che stiamo facendo ora servono proprio ad affrontare le criticità, ma il servizio non è ancora partito. Vi invito a fare questi incontri con Sea-S: le soluzioni si trovano, anche grazie alle esperienze già fatte in altre città".