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Attualità | 18 aprile 2025, 18:01

Paradosso sanità a Mioglia, il sindaco: "Il medico di Giusvalla è di un altro distretto e non può visitare nel nostro ambulatorio"

Nicolò: "Nell'accordo con i medici di medicina generale saranno previsti incentivi per quei medici che opereranno nelle zone interne"

Paradosso sanità a Mioglia, il sindaco: "Il medico di Giusvalla è di un altro distretto e non può visitare nel nostro ambulatorio"

Ha del paradossale la situazione che il sindaco di Mioglia, Gianni Borreani, ha posto all'assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, nell'incontro con i sindaci del 17 aprile in Provincia.

Un cavillo o una questione burocratica, comunque la si voglia chiamare, che rende problematico garantire cure sanitarie agli abitanti del paese e che si potrebbe forse sanare con una semplice deroga. Nell’affrontare il tema dell’assistenza sanitaria nelle aree interne, che si sta rivelando sempre più critica per la carenza di medici di medicina generale, Borreani ha posto il problema del suo Comune alla Regione.

Il problema è che un medico che apre lo studio primario in un distretto non può operare in un altro distretto.

"Non siamo più sede di un medico di medicina generale e molti abitanti hanno deciso di affidarsi a un medico di Giusvalla – ha detto Borreani – La situazione paradossale è che hanno scelto un medico a Giusvalla, distretto Val Bormida, che però appartiene a un altro distretto sociosanitario. Quindi il medico non può venire all’ambulatorio di Mioglia, parte del distretto savonese, ad assistere i cittadini, ma può fare visite domiciliari. Se ci fosse la possibilità di trovare una soluzione, magari con una deroga che riguardi i piccoli Comuni confinanti, si risolverebbe non solo il nostro problema ma anche quello di altri piccoli comuni in una situazione simile".

La Regione ha spiegato che sta affrontando le criticità delle aree interne, per alcune delle quali è attivo il sistema di telemedicina, e che si punterà in particolare su incentivi economici per i medici che opereranno in queste zone, tramite l’accordo integrativo con i medici di medicina generale, che dovrebbe essere concluso entro giugno.

"Nell’accordo considereremo anche questa situazione – ha spiegato Nicolò – con un vantaggio economico per quei medici di medicina generale che copriranno le zone interne, per stimolarli".

Borreani è anche intervenuto sul PSIR (Piano Sociosanitario Regionale), esprimendo preoccupazione sui finanziamenti e chiedendo quali fossero le risorse disponibili.

Elena Romanato

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