"Salviamo migliaia di agnelli e capretti: a Pasqua mangiamo vegano".
È l’appello che lanciano l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e del Partito Animalista Italiano (PAI) "per festeggiare una Pasqua davvero religiosa ed eticamente rispettosa di ogni essere vivente".
"Per il pranzo di Pasqua, in nome di una tradizione anacronistica e crudele - dicono le due realtà - almeno 500mila agnelli e capretti finiscono anzitempo la loro breve e sofferta esistenza, dopo essere stati brutalmente allontanati dalle madri. Un rituale che si ripete ogni anno, ma che oggi, fortunatamente, inizia a essere messo in discussione".
Non mancano infatti segnali che evidenziano un’inversione di tendenza secondo OSA e PAI: "Da diversi anni - dicono - il consumo pasquale di carne di agnello e capretto è in costante diminuzione. Le cause sono molteplici: dalle ridotte capacità economiche degli italiani all’aumento progressivo di vegetariani, vegani e persone più consapevoli del destino degli animali. Il loro numero sfiora ormai il 10% della popolazione, mentre la ricerca sulla carne coltivata sta facendo passi da gigante. E presto - nonostante le resistenze del ministro Lollobrigida e della Coldiretti - sarà possibile gustare bistecche e cosce di pollo senza uccidere alcun animale, evitando la distruzione delle foreste e destinando le colture agricole non al bestiame, ma all’umanità affamata".
PAI ed OSA ricordano quanto sia "semplice e gratificante scegliere un menù senza sangue animale e comunque gustoso: basta infatti navigare su internet per trovare moltissime proposte di piatti privi di carne e pesce. Con un po’ di creatività e attenzione, si possono preparare ricette deliziose utilizzando ingredienti della tradizione contadina, in particolare le eccellenze delle produzioni agricole liguri. Così facendo si onora davvero la vera tradizione e si rispetta il decoro autentico della cultura materiale dei nostri contadini".
"Scegliere una Pasqua senza crudeltà significa scegliere una Pasqua più umana, più vera. Una Pasqua gentile" chiosano.