"Se quanto emerso oggi dagli organi di stampa fosse confermato, saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Non si tratterebbe solo di un caso giudiziario, ma di un vero tradimento della fiducia dei cittadini e dei principi fondamentali della pubblica amministrazione: trasparenza, legalità, correttezza. Un dipendente comunale che, secondo le accuse, avrebbe incassato denaro in nero per lavori nei cimiteri albenganesi, si presenta come unico referente, utilizza mezzi pubblici per fini privati e arriva addirittura a sottrarre un oggetto da una salma, rappresenterebbe uno sfregio alla nostra comunità". Lo fanno sapere, in una nota congiunta, i consiglieri comunali della minoranza albenganese.
"Per questo riteniamo indispensabile che il Comune si costituisca parte civile, a tutela dell’ente e dei cittadini. In caso contrario, si rischierebbe un ulteriore danno d’immagine ed economico per Albenga. Chiediamo al sindaco di chiarire se l’ente si sia già costituito parte civile oppure no, e di motivare pubblicamente eventuali scelte diverse. Serve fare immediatamente piena luce sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità anche all’interno della catena di controllo".
"È nostra intenzione capire quali provvedimenti siano stati presi nei confronti del dipendente coinvolto e quali azioni l’amministrazione intenda mettere in campo per evitare che simili episodi possano ripetersi. Difendiamo il diritto dei cittadini onesti ad avere un Comune che lavora con trasparenza e rispetto delle regole", concludono dalla minoranza.