Cronaca - 15 aprile 2025, 09:01

Nei guai un capo servizio dei servizi cimiteriali, avrebbe sottratto materiale prezioso da una salma ed eseguito lavori "in nero"

Le indagini sono scattate a seguito di un esposto presentato da un cittadino

Traendo le mosse da un esposto presentato da un privato cittadino, con il quale si lamentavano condotte criminose da parte di un pubblico dipendente, caposervizio dei servizi cimiteriali del comune di Albenga, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona, nel quadro dei propri compiti istituzionali in materia di spesa pubblica e contrasto ai reati contro la Pubblica Amministrazione, hanno eseguito una capillare indagine nei confronti del soggetto.

Le operazioni di servizio svolte dal Corpo sono consistite in svariate attività di escussione di persone informate sui fatti — tra cui alcuni collaboratori del dipendente pubblico —, nell’acquisizione di documentazione e di materiale video-fotografico all’interno del sedime di diverse aree cimiteriali comunali, oltre a mirati appostamenti e pedinamenti.

All’esito delle attività e in particolare dall’esame delle dichiarazioni delle persone sentite e del materiale video-fotografico acquisito, il dipendente pubblico è stato denunciato per aver effettuato, nel tempo, senza alcuna autorizzazione, molteplici lavori di realizzazione di opere funerarie per privati cittadini, presentandosi come l'unico soggetto qualificato ad operare tali lavori nei cimiteri di competenza, ricevendo poi per i propri servizi un compenso “in nero” e avvalendosi, nella realizzazione delle opere, di un escavatore Bobcat di esclusiva proprietà dell’Amministrazione comunale di appartenenza. È stato inoltre segnalato per avere, almeno in una occasione, prelevato da una salma, senza alcuna autorizzazione, un oggetto prezioso (un dente d’oro).

Il pubblico dipendente è stato, di conseguenza, segnalato alla Procura della Repubblica di Savona per i reati di peculato (articolo 314 del codice penale) e di induzione indebita a dare o promettere utilità (articolo 319-quater del codice penale). Successivamente, il dipendente potrebbe essere segnalato al proprio ente locale per l’irrogazione dei provvedimenti di competenza e potrebbe incorrere nel licenziamento per giusta causa, alla luce del Testo Unico del Pubblico Impiego (Decreto Legislativo del 30 marzo 2001, numero 165).

"L’odierno intervento, operato dalle Fiamme Gialle savonesi, costituisce un significativo esempio della trasversalità dell’azione ispettiva della Guardia di Finanza che, contando sui propri poteri e sulle peculiari competenze, si dispiega quale vera e propria 'polizia della spesa pubblica', a tutela del regolare ed efficiente andamento delle istituzioni e a contrasto dei subdoli reati contro la Pubblica Amministrazione, acerrimi nemici di un ordinato e armonico sviluppo economico del Paese" spiegano dal Comando Provinciale.

Redazione