Nella giornata in cui la comunità spotornese volgerà l'ultimo saluto a Giancarlo Zunino, coi funerali che si terranno nel pomeriggio odierno alle 15 nella chiesa parrocchiale dell'Annunziata, giunge alla nostra redazione il ricordo della figura di uomo e di politico da parte di Claudio Gentili, che con lui condivise l'esperienza comunale come assessore della sua Giunta.
"Nel 1999, quando Giancarlo Zunino si candidò alla carica di Sindaco di Spotorno, raccolse attorno a sé un gruppo di giovani ed inesperti appassionati che non solo condivisero il suo progetto elettorale ma che da allora non hanno mai più smesso di interessarsi alla vita pubblica spotornese.
Io ho avuto l'onore di essere uno di quei giovani ed i cinque anni di amministrazione che seguirono furono tra i più belli ed intensi della mia vita.
Giancarlo seppe responsabilizzarci attribuendo ad ognuno un ruolo e dei compiti. Il metodo era chiaro così come la finalità: preoccuparsi dei bisogni dei nostri concittadini per migliorare la qualità della vita del nostro paese.
Ha sempre utilizzato la declinazione al plurale, ad intendere che ogni iniziativa non dovesse mai essere autoreferenziale ma sempre votata al bene di tutti, quindi con la massima condivisione.
Una umanità che ben si traduceva nella gestione quotidiana, dai rapporti con i cittadini che lo incontravano per strada, nel tragitto che quotidianamente percorreva tra il suo hotel ed il Comune, ai rapporti con tutto il personale comunale che mirava sempre alla migliore valorizzazione delle professionalità presenti.
Una figura autorevole e mai autoritaria che non ha mai ostentato la sua carica, semplicemente perché non ne aveva bisogno: partecipava ad eventi ed iniziative con la modestia di un ospite, spesso stando un passo indietro, ma con la capacità silenziosa di trasmettere il suo carisma.
Antonella, Valeria, il compianto Matteo, Walter, Pilli ed il sottoscritto ci siamo abbeverati della sua passione per la politica sana, quella che vuole “fare cose” e dare una speranza ai cittadini. Ci siamo immersi nella sua vivacità contagiosa ed abbiamo prodotto quelle che lui, umilmente, definiva “le cose concrete da fare”: il risanamento delle spiagge del Merello trasformate in spiagge libere attrezzate con annessa discoteca, la piattaforma ecologica, i mercatini domenicali perchè “il paese deve vivere sempre”, le iniziative come Spotornocomics ed il Festival del Vento. Queste le famose “cose concrete” che abbiamo fatto, che ancora oggi sono attuali a testimoniare una lungimiranza fuori dal comune. E non è un caso che sia stata l'unica Amministrazione che ha forgiato delle figure politiche di rilievo: un consigliere regionale, un consigliere provinciale, un successivo sindaco e vicesindaco e, soprattutto, tante persone che hanno continuato ad appassionarsi e ad impegnarsi per il nostro paese.
Sono stati fatti anche errori, Giancarlo non li ha mai negati e quel rudere che avrebbe dovuto diventare un fiore all'occhiello della nostra città trasformandosi in un moderno Centro di talassoterapia glielo ricordava ogni giorno. Anche quella sarebbe potuta essere un'idea grandiosa, un progetto innovativo progettato da un architetto di fama mondiale come Botta. Forse troppo per una comunità abituata ai lenti e vuoti ritmi dell'inverno; forse troppo per chi confondeva la sua lungimiranza con l'essere un visionario e così lo ha combattuto.
Addio Giancarlo, ci mancherai tantissimo, ma la nostra comunità non ti dimenticherà mai".