Sarà aperta fino al 18 aprile 2025, il Palazzo del Commissario, all'interno del maestoso Complesso Monumentale del Priamàr di Savona, ospita la mostra "Capolavori d’Impresa – Aerovisioni", un progetto artistico che coniuga innovazione, estetica e cultura d’impresa.
L'iniziativa, promossa dall’associazione Visioni e ideata da Punto a capo, nasce con l’obiettivo di raccontare l’impresa non solo come motore economico, ma anche come fonte di creatività e ispirazione visiva.
L’esposizione, ha il coinvolgimento e il patrocinio di enti e istituzioni che promuovono questi valori: da Regione Liguria, a Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale, alla Provincia di Savona, agli Stati Generali del Patrimonio, a Confindustria Savona a Camera di Commercio Riviere di Liguria, al Comune di Savona e a tutti i comuni sede di aziende partecipanti, a Fondazione De Mari, Università di Genova, BNI, Rotary Club Savona, CGIL CISL UIL, e numerose altre associazioni fino ai partner More News e Movie and Click, casa di produzione video con cui sono state realizzate le riprese.
“Capolavori d'impresa” si inserisce all'interno di un percorso culturale più ampio che mira a valorizzare le eccellenze del territorio e il legame tra mondo produttivo e linguaggio artistico contemporaneo e con un respiro che guarda oltre i confini del Savonese e della Liguria. La particolarità di questa mostra è l’utilizzo di una tecnica innovativa definita Drone&Art, come spiega l'organizzatrice della mostra Monica Brondi.
Una forma artistica che può essere considerata una sorta di evoluzione della tradizione futurista dell’aeropittura, un’avanguardia italiana che si sviluppa tra le due guerre, dagli anni Venti ai primi anni Quaranta del secolo scorso reinterpretata in chiave moderna grazie alla tecnologia dei droni.
Le immagini catturate dall’alto – di stabilimenti industriali, infrastrutture, porti e siti produttivi – vengono elaborate attraverso un processo artistico che le trasforma in opere immersive, visionarie, quasi oniriche. Come spiega la curatrice Monica Brondi, la Drone&Art non si limita a documentare visivamente gli spazi industriali, ma li trasfigura.. In mostra ci sono 26 protagonisti del mondo produttivo italiano – aziende, enti, associazioni, in particolare realtà cluster portuale – che hanno accettato di farsi raccontare con questo linguaggio, visto dall'alto e "rielaborato" in base al vortice che creano i droni con le loro eliche.
Ogni opera racconta non solo un luogo fisico, ma anche la storia, i valori e l’identità dell’impresa che rappresenta. In questo modo, la mostra si propone anche come un racconto collettivo della cultura industriale italiana, spesso relegata a numeri e bilanci, ma qui finalmente restituita nella sua dimensione estetica ed emozionale.
L’esposizione si articola su una grande videoinstallazione, immagini elaborate graficamente, musica e testi che accompagnano il visitatore in un viaggio tra paesaggi industriali, visioni aeree e architetture produttive, trasformate in suggestioni artistiche.
"La tecnica di Drone Art si presta per essere adeguata ad ulteriori temi – spiega Monica Brondi – ci piacerà portarla anche in altri eventi, fuori dal territorio ligure, perchè è una tecnica abbastanza trasversale".
Per i visitatori, è un’occasione unica per scoprire un volto nuovo dell’impresa: non più solo fabbrica e produzione, ma luogo di visione, creatività, ricerca e bellezza. La mostra è aperta fino al 18 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, tutti i giorni.