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Attualità | 12 aprile 2025, 15:37

A Savona ecco “Parolle in ti caroggi – Pitc(h)”, il corso per riscoprire la lingua ligure

Si seguirà un approccio inclusivo, basato sull’uso attuale della lingua da parte di chi ancora la parla

A Savona ecco “Parolle in ti caroggi – Pitc(h)”, il corso per riscoprire la lingua ligure

Un tuffo nelle radici linguistiche del territorio, con un occhio alla modernità: prende il via a Savona il progetto “Parolle in ti caroggi – Pitc(h)”, un corso dedicato alla parlata ligure, strutturato secondo gli attuali modelli di apprendimento linguistico.

Il titolo è già un programma: il termine inglese “pitch” indica sia la “pece” sia, nel linguaggio della comunicazione, una presentazione breve e incisiva, in perfetta sintonia con l’intento del progetto.

“Pitch” è organizzato dalla Società Savonese di Storia Patria, realtà di riferimento nello studio e nella tutela della lingua ligure. Tra i promotori figurano Giorgio Gottardi, Luca Pistone e la stessa Sara Vecchio. Le lezioni saranno tenute da docenti madrelingua: Furio Ciciliot, Mirco Tarditi e Massimo Viola, con contributi di Nadia Belfiore e Simonetta Bottinelli. La Società può vantare una lunga esperienza in materia, con opere come il Vocabolario di Sergio Aprosio, gli studi di Mair Parry e il Progetto Toponomastica Storica.

La richiesta è venuta da una giovane insegnante di lingue (Sara Vecchio) che ha proposto di organizzare un corso di dialetto per chi non lo conosca o voglia riprenderlo, seguendo gli schemi di apprendimento delle lingue moderne, il ben noto A1.

Spiegano dall'Associazione Savonese di Storia Patria, che organizza il tutto: “L’idea socio-culturale alla base è che, in un momento in cui si moltiplicano serie televisive e film in lingue locali, segno che si tratta di fenomeni con largo seguito, occorre fare ogni sforzo per trasferire dai vecchi ai giovani anche la nostra parlata. Tra l’altro, non dimentichiamo che è savonese uno dei più antichi documenti italiani in lingua volgare (la dichiarazione di Paxia, circa 1180) e che i testi scritti in genovese risalgono almeno al XIII secolo”.

“Per soddisfare la richiesta, occorreva individuare alcune linee didattiche semplici; la prima è: quale lingua insegnare? Pur essendo ancora avvertibile la differenza tra le varie parlate locali liguri, non possiamo più pretendere di insegnare il vero Savonese o il vero Genovese, ma dobbiamo accontentarci del modo di parlare di chi ancora lo utilizza senza pretendere una purezza ormai fuori tempo” continuano.

Secondo tema spinoso: come scriverla? “Fermo restando che la trascrizione fonetica permetterebbe di segnare ogni sfumatura di pronuncia - dicono - abbiamo optato per un sistema ben più semplice: copiare la lingua italiana, nella quale esistono lettere diverse scritte allo stesso modo (per fare esempi: le esse, le enne, alcune vocali, ecc…). In Pitch si seguiranno alcune avvertenze che compaiono già nei documenti medievali. La principale è che, di solito e a parte le eccezioni, la vocale u si legge come quella francese e per la u italiana occorre scrivere la vocale o (esempio caroggio si pronuncia caruggiu; invece, parolle si pronuncia come è scritto)”.

Il corso si svolgerà presso la sede della Società Savonese di Storia Patria (via Pia 14/4, piazza della Maddalena, Savona), il venerdì dalle 18.30 alle 20.30, nelle seguenti date: 9, 16, 23, 30 maggio e 6 giugno 2025.

La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. È necessario iscriversi inviando una mail a segreteria@storiapatriasavona.it. I posti disponibili sono venti, ma, in caso di richieste superiori, il corso potrà essere riproposto.

Redazione

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